Patto di Stabilità sospeso fino al 2023, anche il sostegno pubblico resta

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BRUXELLES – La Commissione Ue raccomanda di tenere il Patto di Stabilità sospeso anche nel 2022, e di proseguire con il sostegno pubblico all’economia fino al 2023. “Le indicazioni preliminari suggeriscono di continuare ad applicare la clausola di salvaguardia nel 2022 e di disattivarla a partire dal 2023”, scrive Bruxelles nella sua comunicazione sull’orientamento di bilancio. Inoltre, Bruxelles mette in guardia dal ritiro prematuro del sostegno pubblico, “che dovrebbe essere mantenuto quest’anno e il prossimo”.

“C’è speranza all’orizzonte per l’economia dell’Ue, ma per ora la pandemia continua a danneggiare persone ed economia. Per attutire questo impatto e per promuovere una ripresa resiliente e sostenibile, il nostro messaggio chiaro è che il sostegno fiscale dovrebbe continuare per tutto il tempo necessario”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, presentando la comunicazione sull’orientamento di bilancio del prossimo periodo. Dombrovskis invita i governi a sfruttare il Recovery fund, che dà “una possibilità unica di sostenere l’economia senza appesantire i conti pubblici.

A un anno dallo scoppio della pandemia “la battaglia non è ancora vinta e dobbiamo assicurarci che non si ripetano gli errori di un decennio fa ritirando troppo presto il sostegno” all’economia, ha dichiarato il commissario all’economia Paolo Gentiloni. “Per il 2022 è chiaro che il sostegno fiscale sarà comunque necessario: meglio sbagliare facendo troppo piuttosto che troppo poco”, ha aggiunto. La Commissione Ue “conferma l’importanza della revisione della governance economica lanciata a febbraio” dell’anno scorso e congelata per la pandemia, e annuncia che riprenderà “una volta che la ripresa prenderà piede, cosa che ci si attende in estate e nel secondo semestre”, ha spiegato Gentiloni. “La crisi Covid e la necessità di ‘ricostruire meglio’ hanno solo rinforzato gli argomenti per rivedere le regole di bilancio, affinché riflettano queste sfide” nuove, ha aggiunto.

Garantire una risposta politica coordinata e coerente alla crisi attuale con politiche fiscali volte ad affrontare le conseguenze a breve termine della pandemia e a sostenere la ripresa, pur non mettendo in pericolo la sostenibilità fiscale nel medio termine. Sono gli obiettivi dei nuovi orientamenti per gli Stati membri sulla conduzione della politica fiscale nei prossimi mesi che i commissari Ue Paolo Gentiloni e Valdis Dombrovskis hanno presentato oggi a Bruxelles. Nella sua comunicazione, la Commissione Ue ha messo nero su bianco i principi guida per le misure fiscali che i governi dovranno adottare nei prossimi mesi, soffermandosi anche su quando sia opportuno reintrodurre il Patto di Stabilità, ora sospeso per permettere agli Stati di adottare misure a sostegno dell’economia in difficoltà.