“Per il reddito alle persone, la sanità e l’istruzione pubbliche”: la campagna nazionale di Rifondazione Comunista

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ROMA – Questa mattina Rifondazione Comunista è stata presente contemporaneamente nelle piazze di decine di città d’Italia per l’avvio di una campagna nazionale denominata “Per il reddito alle persone, la sanità e l’istruzione pubbliche”. A Pescara, davanti alla locale Prefettura, è intervenuto anche il segretario nazionale Maurizio Acerbo.

Con questa campagna, che durerà 4 settimane, si intende sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla necessità di investire più risorse per garantire un reddito a tutte e tutti, investire nel rilancio della sanità e scuola pubbliche e nella creazione di posti di lavoro nella necessaria riconversione ambientale dell’economia.

“La nostra opposizione – dice Rifondazione Comunista – è di natura diversa rispetto a quella di Salvini che sostiene le pretese di Confindustria, si batte per difendere le scuole e la sanità privata e far pagare meno tasse ai ricchi. Di fronte all’emergenza sanitaria e alla più grave crisi economica dopo la seconda guerra mondiale il governo stanzia risorse insufficienti, in grave ritardo, per le milioni di persone rimaste senza reddito, e senza un progetto per il futuro economico e sociale del paese che non sia una rinnovata sudditanza al mercato e ai profitti”.

E ancora: “Riteniamo insufficienti le misure annunciate dalla Commissione Europea e sbagliata la decisione del governo – condivisa dalla destra – di sostenere grandi imprese che hanno spostato la sede legale all’estero per non pagare tasse in Italia e di tagliare Irap anche a imprese che non hanno interrotto attività durante lockdown. Basta con l’assistenzialismo ai miliardari mentre milioni di lavoratori non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione”.

Per Rifondazione Comunista “bisogna estendere il reddito di cittadinanza a tutte/i quelle/i che ne hanno bisogno, aiutare le piccole imprese dei settori più colpiti, condizionare sostegno alle grandi imprese perlomeno al mantenimento dei livelli occupazionali. Non è vero che i soldi non ci sono! Come Rifondazione Comunista chiediamo di tassare le grandi ricchezze, rendere il fisco equo e colpire davvero l’evasione fiscale”, nonché di “battersi in Europa perchè la Bce emetta direttamente, come stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo, le grandi risorse indispensabili perché tutti i paesi europei superino la crisi senza le gravi conseguenze economiche, sociali e occupazionali già subite dopo quella del 2008”.