Perché bisogna bere più caffè

179

caffe sorrisi

Forse non si fa troppo caso a quella tazzina di liquido nero e fragrante che il barista ci mette davanti ogni mattina. Eppure, in un caffe’ ci sono tante proprieta’ salutari che sono state scoperte di recente

Voler dividere gli alimenti in “buoni” e “cattivi” lascia il tempo che trova. Una fetta di mortadella nel panino è uno sfizio delizioso che male certo non fa, ma se una persona ha il colesterolo alto tre etti di mortadella a cena non sono un’ottima idea. Quindi come metterla? La mortadella è “buona” o “cattiva”?

La verità è che non esistono alimenti buoni o cattivi: dipende tutto dalla dose, cioè dal buon senso. Discorso che vale per il caffè, un alimento per il quale la giusta dose è fondamentale. Una tazzina di caffè dà una marcia in più, dà una piccola botta di ottimismo e dinamismo. Se le tazzine sono dieci, invece…

Sarà capitato anche a voi, quella notte che dovevate studiare per un esame oppure preparare una complicata relazione per il capo. Se esagerate con la moka per tenervi svegli e vi ritrovate svegli sì, però con la tachicardia e le mani che tremavano…

Ok, nulla di grave: la prossima volta starete più attenti a non esagerare. Anche perché per una persona sana non c’è motivo di rinunciare al caffè, che nasconde molti assi nella manica.

Nel senso di proprietà salutari che vengono scoperte praticamente in continuazione. A cominciare dal fatto che il caffè ha un potere antiossidante tre volte superiore a quello del vino e addirittura cinque volte superiore a quello del tè, grazie alla presenza di centinaia di molecole biologicamente attive come i composto fenolici e le melanoidine, sostanze dal colore scuro e solubili in acqua prodotte durante la tostatura dei chicchi, che avviene tra i 200 e i 400 gradi.

Parliamo di chicchi perché si tratta dei semi di arbusti del genere Coffea che crescono in Africa, Arabia e Sudamerica. Furono proprio gli arabi ad accorgersi che le capre al pascolo che mangiavano quei semi diventavano agitate e iperattive, e li assaggiarono a loro volta.

Da qui all’invenzione della bevanda che tutti conosciamo, il passo è breve. Le varietà di caffè più diffuse sono l’ “arabica”, maggiormente ricca di caffeina (cioè il principio attivo che mantiene svegli e lucidi) e la “robusta”, più ricca di polifenoli, antiossidanti naturali. Non dimentichiamo poi che il caffè è un alimento vero e proprio: 100 grammi contengono magnesio, potassio, fosforo, vitamine del gruppo B, aminoacidi e proteine.