Cresce l’uso di hotspot pubblici, ma senza VPN si rischiano furti di dati e attacchi hacker. Ecco come proteggersi
Durante le festività natalizie, milioni di italiani sono in viaggio, approfittando di pause più lunghe per spostamenti aerei, su rotaie o su strada. In questi momenti di attesa, è frequente la tentazione di collegarsi a reti Wi-Fi pubbliche per controllare email, social network o guardare contenuti in streaming.

Tuttavia, questa pratica comporta rischi significativi per la sicurezza informatica, soprattutto se non si utilizza una Virtual Private Network (VPN).
I rischi di connettersi a reti Wi-Fi pubbliche senza protezione
Le connessioni aperte o pubbliche, come quelle offerte da aeroporti, stazioni o caffetterie, sono particolarmente vulnerabili agli attacchi informatici. In assenza di una VPN, il traffico dati viaggia in chiaro, esponendo gli utenti a intercettazioni da parte di cybercriminali che possono sottrarre informazioni sensibili, come credenziali di accesso, dati bancari o addirittura identità digitali.

Una VPN crea un tunnel crittografato tra il dispositivo dell’utente e il server VPN, mascherando l’indirizzo IP reale e proteggendo i dati in transito. Questo strumento, un tempo prerogativa esclusiva delle aziende, oggi è indispensabile anche per l’utenza comune, soprattutto in viaggio. Gli esperti di sicurezza informatica confermano che una VPN ben configurata offre un livello di protezione elevato, paragonabile o superiore a quello di una rete privata fisica.
Nonostante ciò, una recente indagine ha evidenziato che oltre il 56% degli utenti italiani non utilizza alcuna VPN quando si connette a reti Wi-Fi pubbliche, mentre il 41% ammette addirittura di non ricorrere mai a questo tipo di protezione. Questo comportamento espone una fetta consistente di utenti a rischi concreti di furto di dati e attacchi di vario genere.
La criminalità informatica è un fenomeno in costante crescita, con tecniche sempre più sofisticate e diffuse. Gli attacchi possono variare dal semplice phishing, che induce gli utenti a fornire informazioni riservate tramite email o messaggi ingannevoli, fino a complesse operazioni di ransomware a doppia estorsione, in cui i dati vengono criptati e sottratti per poi essere usati come leva per ottenere riscatti.
Tra le minacce più rilevanti si segnalano:
- Attacchi malware che infettano dispositivi compromettendone il funzionamento o sottraendo dati;
- Phishing e spear-phishing, con messaggi personalizzati altamente ingannevoli;
- Smishing e vishing, truffe tramite SMS e chiamate vocali;
- Attacchi a infrastrutture critiche, come ospedali o reti energetiche, con impatti anche sulla vita reale;
- Distributed Denial of Service (DDoS), che bloccano siti o servizi online;
- Crime-as-a-Service (CaaS), ovvero la vendita sul Dark Web di strumenti e servizi per attacchi informatici a chiunque voglia utilizzarli senza competenze tecniche.
Questi fenomeni sottolineano quanto sia essenziale adottare precauzioni digitali, tra cui l’uso di VPN affidabili, per proteggere la privacy e la sicurezza personale.
Oltre all’adozione di VPN, è fondamentale mantenere una condotta prudente quando si utilizzano reti pubbliche:
- Evitare di accedere a servizi bancari o inserire dati sensibili senza una connessione protetta;
- Aggiornare regolarmente software e sistemi operativi per correggere vulnerabilità note;
- Utilizzare autenticazioni a due fattori ogni volta che è possibile;
- Diffidare da email o messaggi sospetti che richiedono informazioni personali;
- Disconnettersi sempre dalle reti pubbliche quando non in uso.











