Questo lungometraggio è stato designato “Film della Critica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, con questa motivazione: “Concretamente materico e insieme altamente spirituale, la regista fa leva sulla tradizione pittorica per restituire una dimensione ancestrale ed eterna, raccontando il legame materno come una forza propulsiva incapace di accettazione dell’umana finitezza. Un’esplorazione del femminile nelle sue forme più estreme attraverso un linguaggio cinematografico irriducibilmente vitale che individua nel corpo il suo alfabeto”.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube