“L’Agi, da sessant’anni di proprietà di una società partecipata dello Stato, è sempre stata indipendente e per questo ha potuto garantire il pluralismo dell’informazione, affermandosi come una delle più importanti e apprezzate fonti primarie di notizie del nostro paese. Pluralismo e Libertà chiede che la voce dell’Agi resti libera e che vengano salvaguardati i livelli occupazionali”.
Allo stesso tempo Pluralismo e Libertà ribadisce la propria vicinanza ai colleghi dell’agenzia di stampa Dire “costretti ancora allo sciopero per chiedere di sanare definitivamente la posizione dei colleghi della redazione romana sospesi dall’azienda, ancora in attesa di vedere rispettati i propri diritti”.
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