“Qui – aggiunge – le persone possono condividere la casa come in una famiglia. Ognuno entra con i propri vissuti e le proprie caratteristiche personali, che vengono valorizzate per dare vita a una piccola Comunità. Gli spazi comuni, come la cucina e il salotto, sono vissuti insieme e ognuno dà il proprio contributo al benessere del gruppo. Gli ospiti sono affiancati da operatori specializzati con il ruolo di ‘mediatori della convivenza’, che li supportano lungo il percorso. Il progetto della nostra Amministrazione prevede circa 100 posti in più per le persone anziane a Roma, secondo questi nuovi modelli di residenzialità. Ringrazio tutti coloro che stanno contribuendo a realizzare tutto ciò”.
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