A Presadiretta le pensioni e un viaggio dentro la guerra

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Riccardo Iacona, conduttore di 'Presadiretta'
Riccardo Iacona, conduttore di ‘Presadiretta’

ROMA – Nella terza puntata di PRESADIRETTA, che andrà in onda lunedì 12 settembre alle 21.10 su Rai3, ancora inchieste sui temi più caldi dell’attualità.

Un lungo viaggio dentro la guerra partendo dall’Europa, dove il terrorismo fa parte ormai del nostro quotidiano, fino alle zone più calde del conflitto in Iraq dove tutto è cominciato e lo Stato Islamico è nato. E poi il futuro delle nostre pensioni con tutte le novità recentemente proposte dal governo, dagli aumenti per le minime alla possibilità di andare in pensione con qualche anno di anticipo.

Con INGIUSTA PENSIONE a PresaDiretta si torna a parlare del capitolo più importante della nostra spesa pubblica, le pensioni. Cosa ha davvero intenzione di fare il governo?

Per adesso è stata annunciata la volontà di inserire nella prossima manovra un aumento delle pensioni minime e la possibilità di uscire dal lavoro con qualche anno di anticipo grazie a una sorta di prestito bancario. Il cosiddetto Ape. Ma quanto ci costerà davvero la flessibilità in uscita? A quanto dovrà rinunciare il lavoratore che sceglie di andare in pensione uno, due o tre anni prima? Ce la faremo alla fine della vita lavorativa ad avere la pensione che ci spetta?

PresaDiretta proverà a fare il punto sullo stato delle pensioni, con le storie di chi si è visto spostare in avanti il traguardo dell’agognata pensione proprio sotto il naso, le truffe sui contributi, i buchi di cassa e il privilegio dei vitalizi.

PresaDiretta ha raccolto le riflessioni sulla salute del nostro sistema pensionistico del professor Tito Boeri, presidente dell’Inps e del professor Tommaso Nannicini, importante mente economica del governo Renzi e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche pubbliche in materia economica.

Nella seconda pagina LA VERA GUERRA DELL’ISIS, un grande reportage di PresaDiretta, che ha attraversato la guerra dentro e quella fuori. Il terrorismo che insanguina le strade delle nostre città e la guerra contro lo Stato Islamico che da troppi anni devasta la Siria e l’Iraq. Cosa accade davvero in Iraq, dove è nato il visionario progetto di creare uno Stato Islamico col sangue e col terrore? Quale è il prezzo che quel paese sta pagando e quale il risultato della scelta americana di abbattere il regime di Saddam Hussein?

Le telecamere di PresaDiretta sono andate a Nizza, poche ore dopo l’attentato del luglio scorso, quando un uomo alla guida di un camion ha investito e travolto quasi 90 innocenti lungo la Promenade des Anglais. Sono andate in Iraq, al fronte dove si combatte contro i miliziani dello Stato Islamico e nelle città, attaccate quotidianamente con attentati suicidi. E nelle trincee dei Peshmerga, i combattenti curdi, quelli che la guerra all’Is la fanno davvero, che difendono il territorio centimetro su centimetro con il sogno di avere un futuro Stato Curdo indipendente. Loro la guerra la fanno con poche armi, vecchie e tanto coraggio.