Prestiti in 24 ore senza busta paga, è possibile?

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Si può richiedere un prestito senza busta paga? In sole 24 ore? Vediamo insieme cosa sono, e la guida per ottenere un finanziamento senza stipendio

Nel 2020 sono sempre più richiesti i prestiti senza busta paga o senza garante, poiché molte persone non hanno un lavoro come dipendente e non percepiscono lo stipendio.

La mancanza di un lavoro tradizionale da dipendente spesso può scoraggiare la richiesta di un finanziamento. In realtà, ci sono alcune soluzioni pensate anche per questi soggetti come ad esempio un prestito senza busta paga rapido, oppure un prestito a fondo perduto per disoccupati che vogliono avviare una nuova attività.

Insomma, le possibilità per ottenere un prestito personale senza busta paga sono diverse. Ma vediamo in questa guida approfondita e nel dettaglio come funziona il prestito per disoccupati, liberi professionisti, lavoratori autonomi, ecc…e come ottenerlo.

Cosa sono i prestiti senza busta paga?

Il prestito personale senza busta paga è un finanziamento che viene concesso a tutti coloro che non sono dipendenti pubblici, statali o privati e che dunque non prendono uno stipendio mensile, e non possono materialmente utilizzare questo strumento come garanzia per il pagamento delle rate mensili.

Non essendo in possesso di un reddito ordinario, per ottenere questo prestito senza garante è necessario dimostrare di avere un reddito mensile o annuale come quella proveniente da un lavoro autonomo, imprenditoriale o da libero professionista.

Ma questa forma di finanziamento è dedicata anche a chi non ha un lavoro come ad esempio: disoccupati, studenti o casalinghe. Oppure a coloro che hanno redditi alternativi come la ricezione di rendite mensili dal fitto di locali e appartamenti, o provenienti da determinati investimenti proficui.

Infine, al posto della busta paga, le banche valutano in qualità di reddito personale anche il possesso di una o più proprietà immobiliari sul quale avvallare un’ipoteca che permetta così al richiedente di ottenere la somma desiderata.

Chi li può richiedere?

Chi può richiedere un prestito senza busta paga? Come abbiamo già accennato, le persone che usufruiscono maggiormente di questa forma di finanziamento sono:

  • Lavoratori autonomi
  • Imprenditori
  • Liberi Professionisti
  • Disoccupati
  • Lavoratori atipici (ad esempio chi lavora solo stagionalmente)
  • Casalinghe
  • Studenti
  • Persone con redditi alternativi a quelli da lavoro dipendente o autonomo

3 alternative ai prestiti senza busta paga

Oltre al prestito personale è possibile richiedere anche altre tipologie di finanziamento se non si è in possesso di una busta paga? In realtà sì, ci sono alcune valide alternative che possono essere utilizzate per ottenere una linea di credito senza richiedere un prestito personale. Ma vediamo insieme quali sono le principali soluzioni.

1. Carte di credito revolving

Una delle prime soluzioni che è possibile adottare quando si ha un reddito annuale o mensile alternativo, come quello da libero professionista, o da lavoratore autonomo o atipico è la carta di credito revolving.

La carta di credito revolving offre la possibilità di ottenere un fido da parte della banca che può andare da un minimo di 1500 euro a circa 5 mila euro (a seconda del proprio reddito annuale).

Dopo di ché spesa parte o l’intera cifra della carta di credito revolving, la banca o l’ente finanziario, ti offre la possibilità di ripagare la somma spesa in comode rate mensili, che solitamente prevedono un piano d’ammortamento massimo pari a 2 anni.

Inoltre, con la carta revolving una volta restituito il “prestito”, la linea di credito verrà nuovamente ripristinata e sarà possibile quindi spendere nuovamente la cifra disponibile e ripagare la somma sempre a rate mensili, bimestrali o trimestrali.

2. I prestiti tra privati

Una forma di prestito che ultimamente sta ritornando in voga grazie ad alcune piattaforme online per i finanziamenti tra soggetti non bancari sono i prestiti tra privati.

I prestiti tra privati rappresentano una linea di credito che viene data da un soggetto privato a un altro, con la promessa di ripagare il debito contratto in rate che possono avere cadenza mensile, bimestrale, trimestrale o semestrale.

Chiedere un prestito ad un privato non richiede dei documenti specifici, come ad esempio una busta paga, ma più che altro si basa sulla fiducia reciproca, oltre che sulla dimostrazione di avere un reddito di qualunque tipo (per esempio anche quello da lavoro a “nero”).

Infine, bisogna effettuare un contratto attraverso una scrittura privata oppure direttamente dal notaio, per dare la possibilità a chi concede il prestito di avere un atto esecutivo, con il quale richiedere un eventuale decreto ingiuntivo nel caso in cui il debitore non restituisca la somma ottenuta.

Dato che i prestiti tra privati sono sempre più rari, almeno nella vita quotidiana, oggi sono nate diverse piattaforme che offrono la possibilità di richiedere questa forma di finanziamento in modo più semplice, in quanto c’è un intermediario finanziario e i prestiti vengono concessi da vari finanziatori al fine di ridurre il rischio di mancato pagamento.

3. Prestiti a fondo perduto per disoccupati e giovani

I prestiti a fondo perduto sono una forma di finanziamento concessa a coloro che vogliono avviare un’attività imprenditoriale e desiderano farlo con le agevolazioni, come quelle promosse da Invitalia.

Infatti, Invitalia ossia l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa è una società per azioni partecipata dal Ministero dell’Economia italiano, al 100%. Questa società offre dei finanziamenti per realizzare le idee proposte da giovani imprenditori o disoccupati che vogliono avviare un’attività in proprio o una start up.

In questo caso, i finanziamenti prevedono una somma da restituire a rata mensili a un tasso d’interesse agevolato, e una parte del prestito invece è a fondo perduto il ché vuol dire che una parte della quota capitale del prestito non dovrà essere restituita.

Come ottenere prestiti senza busta paga: la guida

Come richiedere e ottenere un prestito senza busta paga? Per accedere a questa forma di finanziamento personale, ti voglio consigliare alcuni semplici passi che ti possono aiutare allo scopo:

  1. Innanzi tutto, controlla quali sono le banche e finanziarie che offrono questa tipologia di prestito, e verifica le condizioni economiche e i requisiti richiesti.
  2. Se sei un libero professionista o lavoratore autonomo dovrai dimostrare il tuo reddito con l’Unico Redditi, eventuali bilanci, scritture contabili, o proventi societari.
  3. Per i disoccupati, le casalinghe, i lavoratori atipici sarà necessaria la fideiussione da parte di un soggetto che possa garantire il prestito, che dovrà portare in banca la sua dichiarazione dei redditi, e le ultime due buste paga.
  4. Chi invece ha un reddito alternativo, dovrà dimostrarlo come ad esempio: con un contratto di fitto regolare, o dimostrando i dividendi che si ottengono da un investimento, o i soldi presenti su un libretto postale, o con i documenti di un’immobile sul quale accendere un’ipoteca.
  5. Qualunque sia il tuo caso, dovrai portare i documenti elencati insieme a quelli d’identità in banca, oppure li dovrai inviare con un fax o via mail se fai richiesta del prestito senza busta paga online.
  6. La banca valuterà se i requisiti e i documenti illustrati sono sufficienti a concedere il prestito personale.
  7. Se i requisiti sono soddisfacenti, allora, la banca stilerà il contratto con le condizioni (in cui saranno compresi il tasso d’interesse applicato, l’ammontare della rata, la durata del prestito e il costo dell’assicurazione)
  8. Una volta firmato il contratto il prestito senza busta paga potrà essere erogato in tempi rapidi che vanno da meno di 24 ore sino a un massimo di una settimana.

Come abbiamo visto in questa guida la richiesta di un prestito anche senza la presenza di una busta paga mensile è possibile, l’importante è  produrre correttamente i documenti necessari e trovare banche e finanziarie aperte anche a forme di prestito destinate a coloro che non sono dipendenti pubblici o privati.

PR