21 marzo, che sia una Primavera di speranza e rinascita

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21 marzo, che sia una Primavera di speranza e rinascita

21 marzo, inizio di primavera. Che possa, quest’anno più che mai, essere il primo giorno di una stagione migliore

Oggi, sabato 21 marzo, ha inizio la primavera. É il giorno in cui cambia la stagione ma soprattutto quello in cui si celebra il risveglio della natura in tutta la sua bellezza dopo mesi di grigiore invernale, il ritorno alla vita, la rinascita, anche interiore. Legato in tutte le civilta antiche di Oriente e di Occidente a festeggiamenti diversi ma accomunati da simbolismi simili e, soprattutto, da un non so che di magico.

La  festa di primavera più antica del mondo pare essere Sham El Nessim, risalente a circa 4700 anni fa in Egitto e denominata “Shamo”, che significa “rinnovo della vita”. Ancora oggi gli Egiziani la celebrano il primo lunedì dopo la Pasqua con picnic all’aria aperta. Tra i cibi consumati non mancano il pesce salato e le uova, simbolo, rispettivamente, di fertilità e benessere e di rinascita. Per la religione induista l’inizio della primavera coincide con l’Holi, la festa dei colori. In questo giorno, in cui il bene trionfa sul male, le differenze di casta si annullano: tutti scendono in piazza cantando e ballando, gettandosi addosso polveri di pigmenti coloratissimi. In Giappone è la giornata dedicata alla famiglia ma è soprattutto quella in cui si ammirano i ciliegi in fiore (Hanami), la cui bellezza porta con sé l’aspetto della transitorietà delle stagioni e della vita ma al contempo di vitalità.

Nell’Occidente le antiche feste primaverili hanno finito per fondersi con le cerimonie cristiane del periodo, Quaresima e Pasqua. Tuttavia, da nord a Sud, é tradizione accendere i falò: nell’occasione si brucia la “vecchia”, un fantoccio che simboleggia l’inverno. In alcune località, la “vecchia” non viene arsa ma decorata, riempita di cibo e tagliata con conseguente distribuzione ai bimbi che hanno partecipato all’evento.

Purtoppo, quest’anno, non ci sarà nulla di tutto questo perchè il nostro Paese, e il mondo intero, stanno combattendo la loro battaglia contro in terribile nemico: il Coronavirus.

Che la primavera possa, in questo momento più che mai, essere foriero di speranza, positività, leggerezza, di nuova energia e di un nuovo sentire. E che il prossimo 21 marzo tutto quello che stiamo vivendo possa essere soltanto un bruttissimo ricordo nel nostro cuore.