“Nel 2018 hanno votato per un governo di cambiamento e oggi si ritrovano con Brunetta ministro, Carfagna ministro, Draghi presidente del Consiglio – prosegue l’ex esponente del Movimento 5 Stelle – si trovano partiti che riescono a tirare fuori il nome di Berlusconi, oppure Draghi che dovrebbe lasciare Palazzo Chigi e un lavoro che non è stato fatto bene o concluso”.
“Draghi nel discorso di insediamento parlò di riforme cavouriane, cosa è stato fatto? Nulla, quindi ci sarà ancora da fare. Come può un Presidente del Consiglio che cita Cavour stare zitto nella speranza di poter traslocare al Quirinale? Per me è indecoroso, è diserzione”. Il patto di stabilità “non è servito a nulla. Io sono convinto che Conte sia stato sostituito da Draghi anche per un necessario e sacrosanto indebitamento fatto in epoca pandemica per ristorare tante persone – prosegue l’ex esponente del M5S – i denari messi a disposizione per il caro bollette sono incredibilmente insufficienti”.
“Movimento 5 Stelle? Ho provato a indicare determinati errori ma mi hanno trattato come Laocoonte. Oggi Conte ha ragione, sono convinto che si stia giustamente opponendo all’elezione di Draghi al Quirinale. Conte non deve mollare, deve tenere la barra dritta perché è importante per la democrazia stessa – conclude Di Battista – Stanno unendo l’elezione del Capo dello Stato alla formazione del prossimo governo, è uno stupro della democrazia”.
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