Raiuno, “Linea Verde” dedica una puntata alla Costa dei Trabocchi 

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ROMA – Una puntata traboccante, quella di Linea Verde, che andrà in onda questa mattina alle 12:20 su RaiUno. Coordinata dallo staff Promozione e Comunicazione della Camera di Commercio Chieti Pescara, in collaborazione con l’ufficio stampa del Comune di Pescara, la troupe della RAI, capitanata dalla presentatrice Chiara Giallonardo, è partita, in sella alla bicicletta, dalla splendida Ortona per poi virare a sud verso i trabocchi di San Vito.

La puntata è stata interamente dedicata a quella che sarà la pista ciclabile più lunga d’Europa, in via di realizzazione, con degli stop alle antiche macchine da pesca, i trabocchi appunto, oggi riconvertiti in ristoranti o sede di eventi.

Dopo aver visitato il trabocco del Sig. Cicchetti a San Vito Chietino, l’unico in Abruzzo in cui è ancora possibile pescare, la Giallonardo è ripartita alla volta dei trabocchi di Pescara, allocati sotto il Ponte del mare, il più grande ponte ciclo-pedonale italiano e uno dei maggiori d’Europa. Tale ponte, che collega la riviera sud con quella nord del fiume Aterno-Pescara, permette di creare la necessaria continuità al Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile che corre lungo tutta la costiera adriatica da Ravenna a Santa Maria di Leuca, in via di completamento.

Ed è stato proprio a Pescara che i trabocchi hanno raggiunto la loro massima espressione con la cucina di Nicola Fossaceca, stella Michelin con il suo Metrò a San Salvo, che ha stupito l’intero staff con due piatti, portavoci di mare e di terra d’Abruzzo.

Ma la puntata non finisce qui. A salutare lo staff della RAI, in quel pomeriggio di maggio in cui tutto è stato registrato, c’è anche la Stanza sul Mare, il trabocco realizzato da Studio Zero85 per Madis Costruzioni, che ha deciso di trasformare l’immagine e la destinazione d’uso delle nostre antiche macchine da pesca.

Una progettualità asciutta, quella della Stanza del Mare, che continua sempre ad avvalersi del legno per caratterizzare gli interni e i pavimenti, caratterizzato da una grande vetrata che, come dicono gli architetti di Studio Zero85, “ha reso questa costruzione, presentata alla Biennale di Venezia, una telecamera che dal mare guarda indisturbata la città come un poetico voyeur le umide luci che illuminano la città di Pescara”.