Spettacolo e gossip

Renato Zero triplica all’Arena di Verona, nuova data il 3 giugno

ROMA – Sono sol out le date dell’1 e 2 giugno di Renato Zero all’Arena di Verona. L’artista ha annunciato, in occasione della sua partecipazione al programma “I migliori anni” su Rai 2, una terza data in programma il 3 giugno.

Concerti in cui Renato Zero presenterà dal vivo il nuovo album di inediti “Alt” certificato oro in sole tre settimane. Da sabato 30 aprile sono in prevendita i biglietti per la data del 3 giugno.

Unico, rivoluzionario, libero, in prima linea da cinque decenni contro tutte le ipocrisie, innovatore, precursore, provocatore, attento come nessuno ad ogni tipo di minoranza e alla nostra interiorità. A tre anni dal doppio progetto di “Amo”, incentrato su tematiche più intime e riflessive, Zero è tornato, forte di rinnovata passione e spirito di denuncia, ai grandi temi sociali e alle battaglie civili con il nuovo disco di inediti “ALT”, disponibile nei negozi tradizionali e in digital download.

“Alt” racchiude 14 brani inediti, dove trovano spazio i temi della fede, della violenza, dei giovani, del lavoro, del destino dell’arte, dell’amore in tutte le sue declinazioni, dell’ecologia, delle politiche d’accoglienza e dei nuclei affettivi.

Tutti i brani del disco, prodotto da Renato Zero e Danilo Madonia, sono stati scritti dall’artista romano insieme ad autori e compositori come Vincenzo Incenzo, Danilo Madonia, Maurizio Fabrizio, Phil Palmer, Valentina Parisse, Luca Chiaravalli, Mario Fanizzi e Valentina Sica. La cover dell’album e le foto contenute nel booklet sono state realizzate dal fotografo Roberto Rocco.

Il disco “Alt” è stato anticipato dal singolo “Chiedi” (musica di Renato Zero e Maurizio Fabrizio; testo di Renato Zero), attualmente in rotazione radiofonica, il cui video, diretto da Sebastiano Bontempi con la fotografia di Timoty Aliprandi.

28 album in studio, 3 raccolte, più di cinquecento canzoni. 45 milioni di dischi venduti. Ma Renato Zero ancora ai trofei preferisce la piazza, le sue accorate grida ed i suoi intimi sussurri.

La fede, la violenza, i giovani, il lavoro, il destino dell’arte, l’amore nelle sue declinazioni, l’ecologia, le politiche d’accoglienza, i nuclei affettivi. Tanti temi trovano spazio in queste nuove sorprendenti canzoni, che ancora una volta non leggono il giornale di oggi ma quello di domani, guardando avanti e alle nuove generazioni con coraggio, spirito identitario e irriducibile speranza.

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Redazione L'Opinionista

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