Rifondazione Comunista: “Se il governo è contro le classi pollaio approvi la nostra proposta”

105

ROMA – “Ci fa piacere che la ministra Azzolina si dichiari contro le “classi pollaio” ma servono fatti. Anche in piena pandemia, fin da aprile, come Rifondazione Comunista abbiamo sostenuto la necessità di eliminare le “classi pollaio” per garantire la sicurezza all’interno delle scuole e un rapporto tra insegnanti e alunni che garantisse la possibilità di seguire con cura ciascuno e ciascuna. Abbiamo anche elaborato un emendamento all’ultimo provvedimento del governo, affidandolo alla senatrice Nugnes che lo ha presentato al Senato, dove però non vi è stato spazio per gli emendamenti. Insistiamo su questo perché siamo certi che se non si mette mano ad un provvedimento strutturale, come la riduzione del numero degli alunni per classe, si rischiano misure devastanti per il diritto allo studio, come riduzioni di orario delle lezioni per gli alunni con un uso spregiudicato di quello degli insegnanti e la reintroduzione parziale della didattica a distanza specialmente per le superiori”.

Così in una nota gli esponenti di Rifondazione Comunista Loredana Fraleone, responsabile Scuola, e Maurizio Acerbo (foto), segretario nazionale.

“La nostra proposta – aggiungono – di riparametrare lo spazio disponibile per ciascun alunno a 3 metri quadri e di comporre le classi in ogni caso con non più di 15 alunni si è trasformata, allora, in un disegno di legge che nei prossimi giorni verrà presentato dalla senatrice Paola Nugnes. In questi giorni la ministra Azzolina sta dichiarando che le “classi pollaio” saranno abolite, ci aspettiamo quindi che accolga e sostenga la nostra proposta di legge, che tratta unicamente questo punto. Si vedrà in questa occasione se dalle parole s’intende davvero passare ai fatti”.