Rootsoftuscany Summer camp 2016, un grande successo tutto naturale

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Rootsoftuscany Summer camp 2016AREZZO – In un contesto di intatta e straordinaria bellezza, il bosco secolare sopra Arezzo di Santa Maria a Pigli, nei giorni scorsi si è svolto un evento che ha emozionato e divertito in modo del tutto naturale e al contempo inusuale: una giornata intera dedicata alla conoscenza delle radici e delle erbe spontanee che si trovano nei boschi, grazie anche alla presenza autorevole di due esperti, Elvia Giosué Pelagalli e Livio Pagliari, con la scusa di un contest di cucina.

Sin qui, location perfetta a parte, nulla di nuovo, ma sia gli chef in gara, sia gli ospiti, scelti tra alcuni giornalisti e diversi chef stellati in giuria da tutta Italia, sono arrivati sin dalle prime ore del pomeriggio e altri al calar del sole, ritrovando tutti nella natura l’armonia perfetta. Gli chef in gara della prima edizione del Summer Camp Cooking Contest dovevano improvvisare la loro ricetta facendo la “spesa” al mercato allestito nella radura, cucinando senza elettricità e attrezzature speciali, utilizzando solo le braci (ciascuno aveva un proprio barbecue di PassioneBarbecue a disposizione).

La carne era dunque bandita a favore dei vegetali e in particolare alle radici, fresche o scelte dalla linea Roots, main sponsor dell’evento, che gli chef hanno trovato a loro disposizione insieme alle altre verdure, frutta, erbe selvatiche e aromatiche etc.

L’outdoor contest era a numero chiuso: tra i vari contendenti, abbiamo selezionato chef giovani ma che sono già ben noti alla stampa specializzata: Alessandro Cannata del Moma di Roma, Damiano Donati del Punto Officina del Gusto di Lucca, Daniele D’Alberto del BR1 di Montesilvano Colle, Christian Mandura del Geranio di Chieri, Davide Del Duca di Osteria Fernanda di Roma, Carlo Nappo del ristorante di Pordenone “Alla Catina”, Federico Delmonte di Chinappi a Roma, Francesco Palombo di Tenuta Esdra di Cassino, Luca Mastromattei del Pescion a Pescara, Marcello Tiboni della Locanda Walser in Val Formazza, Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio di Fiumicino, Mariano Guardianelli di Abocar a Rimini, Riccardo Cappelli del Pellicano di Porto Ercole, Silvia Moro del Moro di Montagnana, Francesco Brutto di Undicesimo Vineria a Treviso, Stefano Sforza del Turin Palace Hotel a Torino, Shady Hasbun del ristorante Le Rotte Ghiotte.

Si è potuto notare un livello tecnico molto alto già in questa prima edizione che promette di non esser l’ultima. A parte il marchio di specialità gastronomiche della natura “Radici di Toscana – Roots of Tuscany” i partner che hanno sostenuto la manifestazione sono stati: Il Pastificio dei Campi – la pasta di Gragnano di alta qualità, unica eccezione permessa dal Regolamento – i barbecue “Passione Barbecue”di Roberta Saracini, le Birre artigianali di Sergio Alessio, le “Valdarno Superiore” a base di Patata di Cetica e di erbe selvatiche dei boschi aretini, il Forno di Valoriani, il ciaccino (la focaccia toscana bianca farcita e non) e i prodotti da forno fatti con le farine antiche di Grano Verna dei campi di proprietà della famiglia Menchetti, i grandi formaggi dell’affinatore De Magi, i vini di Tenimenti d’Alessandro, altra bella Tenuta non distante da Cortona, e le bollicine autoctone della Famiglia Baracchi (Relais&Chateaux Il Falconiere, etc.).

All’imbrunire c’è stata un’ulteriore sorpresa per gli ospiti: uno spettacolo di “funamboli che hanno giocato con il fuoco” di fronte alla chiesetta cinquecentesca. Al termine del contest, gran conclusione con alcuni piatti di pasta Pastificio dei Campi e Tartufo di ToscoBosco cucinati in diretta sotto le stelle da Peppe Guida del ristorante Nonna Rosa a Vico Equense (una stella Michelin) e da Gianni Tarabini del ristorante La Fiorida di Mantello (una stella Michelin) e Vezzoli di TBistrot a Milano. Il nostro media partner era POPEating mentre De Buyer, le più belle pentole francesi di ferro pieno, importate da Arcucci Trade ha messo a disposizione una padella professionale di acciaio minerale.

La giuria coordinata da Luigi Cremona, noto giornalista enogastronomico che ha ideato il regolamento, era composta da un vero e proprio parterre de roi della ristorazione di qualità non solo toscana: Peppe Guida, Cristiano Tomei, Gianni Tarabini, Marco Stabile, Giovanni Luca Di Pirro, Andrea Campani, Silvia Baracchi, Massimiliano Mandozzi, Luciano Zazzeri, Filippo Saporito, Peter Brunel, Aurelio Barattini, Senio Venturi, Davide Caranchini, Genuino Del Duca, Michele Martinelli, Simone Cipriani, Leonardo Bonicolini, Emiliano Rossi, Sergeev Nikita, insieme a diversi altri colelghi che hanno visto l’evento in qualità di spettatori.

Vince il primo premio di 2.000 euro Christian Mandura del ristorante Geranio di Chieri nel torinese con il piatto “Misticanza di erbe spontanee, ravanello in agrodolce di aceto di lampone, tartufo, in brodo di finocchio e daikon di Roots”. La migliore ricetta del Bosco é stata quella di Francesco Brutto di Undicesimo Vineria che ha stupito la giuria con il suo “Carote viola alla brace, cipresso, dragoncello e Energinger (zenzero caramellato) di Roots. Il premio “Originalità della Ricetta” è andato a Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio di Fiumicino che ha preparato Carota allo spiedo, misticanza aromatica di erbe spontanee, daikon mediterraneo di Roots, chutney di pesca affumicata, su dadolata di pesche fresche.

Marcello Tiboni della locanda Walser dell’Alta Val Formazza vince il premio Miglior ricetta di Pasta (paccheri del Pastificio dei Campi freddi in acqua di barbabietola e zenzero Energinger). Luca Mastromattei del Pescion di Pescara vince il premio Miglior utilizzo del Barbecue con la sua “Mezzamanica pastificio dei Campi con il pomodoro affumicato, timo Energinger, zenzero di Roots, e salicornia”. Stefano Sforza del ristorante del Turin Palace Hotel vince il premio miglior ricetta “leggera” con le “penne del Pastificio dei Campi affumicate, citronette di zenzero fresco ed Energinger, insalatina di mela verde, salicornia, su base di pesca fresca”.

I due soci, Roberto Burroni e David Rossi, main sponsor dell’evento e creatori della linea Roots of Tuscany, sono i promotori di un messaggio che non si ferma a un solo evento, seppur divertente, annuale. In previsione a stretto giro, la messa online di un sitoweb/blog dove si darà voce e visibilità mediatica a tutte le storie e i personaggi che hanno a che fare con il mondo della natura ovviamente direttamente legato alla cucina e alla ristorazione di qualità.