“Portare la discussione fuori dalle sedi di partito – sottolinea – e azzardare conclusioni definitive è sbagliato e mette in discussione il pluralismo interno che è una qualità vitale del nostro partito. Non è con atti di forza che si contribuisce a rilanciare il Pd che, come vediamo di elezione in elezione, si ritrova debole e in difficoltà. Nel tempo del proporzionale tutti sono chiamati a contribuire alla soluzione della crisi”.
E ancora: “Se facciamo crollare tutti i ponti e non si indicano prospettive risulta inutile appellarsi a ipotesi di riforme istituzionali che potrebbero essere raccolte soltanto da coloro che sono stati penalizzati dagli elettori. Il Pd ha già pagato prezzi enormi con il patto del Nazareno e non vorremmo che quello resti il suo orizzonte. In queste ore – conclude l’esponente dem – dobbiamo ritrovare l’orgoglio di essere utili al Paese”.
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