Sanità, sciopero medici: adesione al 90%

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Si chiedono più fondi per la sanità pubblica e il rinnovo dei contratti. Gravi disagi per i malati e sale operatorie deserte. Il ministro della Salute: “la legge di bilancio prevede risorse per il rinnovo del contratto”

Altissima l’adesione allo sciopero dei medici del Sistema Sanitario Nazionale: quasi il 90% del personale ha partecipato, una percentuale che non si vedeva da anni. Decine le manifestazioni in tutta Italia. Hanno aderito le principali sigle sindacali di categoria, tra cui l’Anaao e l’Fp Cgil Medici.

Pur essendo assicurata, come da disposizioni di legge, la continuità delle prestazioni, molti sono stati i disagi per i malati. Sono stati garantiti gli interventi indifferibili, ma 40mila operazioni chirurgiche sono state sospese. Alla base della protesta c’è l’inadeguatezza dei finanziamenti previsti per il Fondo sanitario Nazionale 2019, la scarsità delle risorse destinate all’assunzione di nuovo personale medico, e la richiesta di rinnovo del contratto nazionale di lavoro, fermo da oltre dieci anni.

Il ministro della Salute Giulia Grillo ha affermato che “nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l’aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard. Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza, da prime valutazioni, si aggirano intorno ai 450 milioni l’anno”.

A coloro che non manifestano fiducia nel governo si rivolge con queste parole: “Ci siamo, lavoriamo, ma serve tempo. Ai medici in sciopero dico: siamo dalla stessa parte. Troviamo soluzioni condivise e sostenibili”.

A cura di Barbara Miladinovic