ISTANBUL – Ad Istanbul un’intesa chiave per sbloccare l’invio del grano dai porti ucraini: Ucraina e Russia stipulano un accordo con la Turchia e l’Onu, ma non c’è una firma tra Russia e Ucraina. Prevista la creazione di corridoi sicuri da Odessa e altri due porti sotto controllo ucraino. Non sono previste scorte militari per le navi che porteranno il grano. L’accordo contribuirà a consegnare almeno 25 milioni di tonnellate frumento ai mercati globali. I prezzi intanto tornano ai livelli di prima della guerra.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Onu è responsabile del rispetto dell’accordo: “Tutti capiscono che la Russia potrebbe impegnarsi in provocazioni, tentativi di screditare gli sforzi ucraini e internazionali. Ma abbiamo fiducia nelle Nazioni Unite. Ora è loro responsabilità garantire il rispetto dell’accordo”, ha affermato nel suo discorso video serale.
Il premier Mario Draghi afferma: “E’ un’ottima notizia per tutta la comunità internazionale. L’Italia si è fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa di mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l’Ucraina”. Per il ministro Luigi Di Maio “è l’apertura di un corridoio di dialogo e non solo di un corridoio per il grano”.