“Dopo la sospensione dei procedimenti di pignoramenti di pensioni e stipendi “da marzo 2020 a settembre 2021, con l’auspicio di poter aver collaborazione da parte degli enti preposti”, anche in conseguenza della crisi pandemica, in questo momento “non è corretto aggredire i patrimoni dei cittadini che non sono evasori fiscali”, e anzi “a queste persone dovrebbe essere data la possibilità di rientrare”, sostiene ancora Paldino. A questo proposito, segnala ancora il numero uno dell’associazione, “abbiamo avuto un caso addirittura in cui è stato fatto un pignoramento nell’arco temporale dei cinque giorni che il cittadino ha per chiedere la rateizzazione”, per cui “nello stesso giorno è arrivato diniego della rateizzazione da una parte e pignoramento della pensione dall’altra. Ecco, riteniamo che casi come questi vadano assolutamente stigmatizzati”, conclude Paldino.
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