Leo Bernardi, affermato regista alla fine della sua carriera, racconta nella sua ultima opera il Casanova di Arthur Schnitzler. Un personaggio che si rivelerà incredibilmente simile a lui, più di quanto avesse potuto immaginare. Per Bernardi (Toni Servillo) un film non si può raccontare, perché un film è un’esperienza personale.
Impossibile non sentire l’influenza del genio di Federico Fellini, di “8 ½” e de “Il Casanova” in questa pellicola che adatta il romanzo omonimo di Schnitzler e costruisce un film pieno di scatole cinesi, film nel film nel film, il cui protagonista è un regista che non riesce a completare il suo ultimo lungometraggio su Giacomo Casanova.
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