Torna “Porta a Porta”, il programma di Bruno Vespa compie 25 anni

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ROMA – “A ‘Porta a Porta’ siamo sempre stati favorevoli alla prudenza, ma allo stesso tempo crediamo che sia necessario ripartire. La ripartenza della scuola è sacrosanta e sarà un passaggio molto importante. Per questo il primo ospite sarà il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina”. Parte da qui Bruno Vespa, dopo una stagione complicata, segnata nella seconda parte dal coronavirus, con le nuove puntate di Porta a Porta, al via oggi (8 settembre), ogni martedì, mercoledì e giovedì, in seconda serata su Rai1.

Nella seconda parte della puntata d’esordio, focus sul vaccino per capire dai rappresentanti delle aziende al lavoro quando sarà davvero disponibile. “Questa estate ho visitato i luoghi più colpiti dalla pandemia anche per conoscere di persona i familiari delle vittime. La mia paura è di non riuscire a trasmettere l’enormità di queste emozioni. Per questo quando vedo i negazionisti in piazza diciamo che… mi dispiace”, sottolinea Vespa, che focalizzerà l’attenzione anche sull’economia. “Noi non tifiamo per nessuno – dice – tifiamo per l’Italia, per la ripresa. Speriamo che sappiano gestire al meglio questa gigantesca quantità di soldi”.

Studio rinnovato, con l’alta definizione, tornerà la satira di Osho e di Saverio Raimondo. Immancabili i sondaggisti Alessandra Ghisleri e Antonio Noto. In programma anche tre prime serate: una in occasione del voto su regionali e referendum, con una maratona in collaborazione con il Tg1, poi quella tradizionale per il Venerdì Santo e a gennaio una puntata speciale per festeggiare i 25 anni della trasmissione, che prese il via il 22 gennaio 1996 con ospite Romano Prodi.

Già definito il programma degli ospiti in vista delle elezioni: il 9 settembre Giorgia Meloni, il 10 Matteo Renzi, il 14 Antonio Tajani (a seguito dell’indisponibilità di Silvio Berlusconi) ed Emma Bonino, il 15 Nicola Zingaretti e Carlo Calenda, il 16 Matteo Salvini e Roberto Speranza (non in rappresentanza di Leu, che sarà assente dai programmi sul referendum per propria scelta), il 17 Luigi Di Maio.