“Per quanto riguarda il trasporto pubblico – continua la parlamentare azzurra – la capienza massima è fissata all’80% consentendo alle persone sia di sedersi che di stare in piedi, mentre per gli scuolabus è consentito raggiungere il 100% della capienza per tragitti sotto i 15 minuti. Non ricordo nessuna nota dell’OMS che indichi come il rischio di contagio si attivi dopo un quarto d’ora, ma forse è una mia lacuna. Stesso discorso per le mascherine: obbligatorie sui mezzi pubblici, obbligatorie sugli scuolabus solo se non è possibile l’allineamento dei passeggeri tutti nella stessa direzione. Probabilmente nella stessa nota dell’OMS che mi è sfuggita è indicato anche che il Covid-19 è infettivo in un’unica direzione”.
“Trovo poi surreale come, nel permettere il ricongiungimento internazionale per le coppie – un atto doveroso per quegli affetti separati da tempo a causa della malattia – non si sia pensato di rendere obbligatorio il tampone a chi rientra in Italia da Spagna, Francia o Germania, Paesi dove i casi continuano a crescere a ritmo preoccupante. Il DPCM, infatti, si limita a confermare l’obbligatorietà dei tamponi per le persone provenienti dai 14 Paesi indicati nel decreto di agosto. Ben venga la possibilità di riunire gli affetti ma, nella situazione attuale, credo che sia inderogabile la necessità di effettuare controlli serrati a chi torna in Italia da Paesi dove il numero di contagi è nuovamente alto in maniera preoccupante”.
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