Trasporto scolastico, Vietina chiede chiarezza al Governo

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Il governo permette una capienza al 100% per il trasporto locale, quindi senza distanziamento, mentre lo richiede nel trasporto scolastico se la corsa supera i 15 minuti

vietina“Ci vuole coerenza e chiarezza: sulla scuola non si scherza e dopo mesi di confusione ora famiglie, insegnanti e personale scolastico hanno bisogno di disposizioni certe per poter riprendere in sicurezza le attività nelle aule. Lo dico da docente e da sindaco, prima che da parlamentare”. Così Simona Vietina, deputata di Forza Italia.

“Troppi aspetti sono ancora lasciati al caso – prosegue – come ad esempio il trasporto scolastico, difficile da organizzare e oneroso per famiglie ed enti locali. Il governo permette una capienza al 100% per il trasporto locale, quindi senza distanziamento, mentre lo richiede nel trasporto scolastico se la corsa supera i 15 minuti. Ma chi scrive queste norme è consapevole di come i ragazzi, soprattutto delle superiori, si recano nei licei e negli istituti? Prendiamo il caso della Romagna, situazione comune a tante altre zone del Paese: molti studenti usano il trasporto locale per raggiungere, dalle varie vallate, le scuole situate in città e le corse durano ben più di 15 minuti. Servirebbe investire per intensificare queste tratte, altrimenti con questa differenziazione tra trasporto scolastico e trasporto locale si prende solamente in giro i cittadini. Sono regole scritte con i piedi, prevedono l’obbligo di mascherina davanti ai locali dalle 18 alle 6, come se il Covid possa colpire solo in quell’orario, e sembra che il coronavirus possa colpire solo sui trasporti scolastici e non in quelli locali. Alla faccia della coerenza”.

“Il trasporto scolastico è stato sottovalutato nelle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole – incalza la deputata azzurra – mi auguro che la Regione Emilia-Romagna, nella riunione programmata per la prossima settimana, abbia bene a mente tutti questi nodi per definire un piano, almeno territoriale, che sia coerente e al servizio delle famiglie: il distanziamento ci deve essere sempre, non una volta sì e l’altra no”.

Vietina chiude con una stoccata al ministro Azzolina sul mancato coinvolgimento delle scuole paritarie. “Con le scuole pubbliche a caccia di nuovi spazi per poter garantire le lezioni con il giusto distanziamento tra gli studenti, si poteva far ricorso alla rete delle paritarie. Una soluzione, come dice Anna Monia Alfieri, facile e a costo zero. Ma l’ideologia chiude gli occhi a questo governo incapace di far ripartire la scuola a sei mesi dalla chiusura delle aule, lasciando nell’incertezza milioni di bambini e ragazzi, le loro famiglie, i loro insegnanti e tutti i collaboratori scolastici. É inaccettabile”.