Lo scrive Federico Zampaglione nel giorno del primo anniversario della morte di Gigi Proietti. “Pochi minuti dopo – aggiunge – battevo il primo Ciak, dedicandolo insieme a tutta la troupe alla memoria dell’immenso Gigi. Da quel momento in poi per ben cinque settimane si andò avanti tra tamponi, mascherine, Covid manager, copri fuoco e tanto entusiasmo, finchè miracolosamente arrivammo alla fine del film che proprio in questi giorni è stato visto da tantissimi di voi. A volte la vita ti mette di fronte a ostacoli per vedere fino a che punto riesci a saltare in alto… ed è lì che non devi avere paura, ma prendere un grande respiro e guardare verso il cielo”.
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