A tutto gas e senza freni, storia di Gigi Villoresi: pilota e gentiluomo

340

valerio villoresi

Valerio Villoresi, classe 1969, è uno scrittore sui generis. Di professione commercialista, ma con una forte passione per l’arte e la cultura, è autore di numerosi libri sia di carattere professionale che di altro genere. Recentemente si è dedicato in particolare a narrare personaggi e avvenimenti della sua famiglia. I Villoresi, sono, infatti, una delle famiglie più influenti della storia italiana.

Valerio Villoresi ha curato, tra gli altri, la quadrilogia sull’antenata Emilia Villoresi, scrittrice troppo spesso dimenticata, ma che fu figura di spicco della letteratura italiana del primo Novecento. Con il romanzo A tutto gas e senza freni, edito da Minerva, Villoresi continua a raccontare la storia della sua famiglia, analizzando la figura di Gigi Villoresi, pilota automobilistico che corse anche in Formula 1 per sei stagioni.

Il romanzo nasce con l’intento di raccontare uno sportivo e un personaggio di cui ai giorni nostri si è persa memoria. Luigi Villoresi, detto Gigi, segnò, invece, un’epoca a livello sportivo e per questo meritava di essere ricordato.

A tutto gas e senza freni si apre con il vecchio pilota che, nella “Casa di Riposo della Gioia e del Sole” a Modena, racconta la sua vita alla donna che ama. Si tratta di un susseguirsi di avvenimenti storici, narrati però con un linguaggio fortemente imaginifico che permette una forte immedesimazione nel racconto.

Come lo stesso autore ha spiegato «il ramo della famiglia di Gigi Villoresi è del tutto estinto. Questo mi ha permesso anche di poter entrare in dettagli personali che, se ci fossero stati dei discendenti diretti, sarebbe stato difficile sbandierare, senza urtare la sensibilità di qualcuno».

La storia mixa aneddoti, curiosità e base storica, analizzando la figura di Villoresi in tutta la sua umanità dalla sua infanzia fino alla sua morte. La sua vita viene rievocata fedelmente pioichè l’autore si è basato, per la stesura del libro, su lettere, foto e documenti che ha casualmente rinvenuto.

Ciò che emerge maggiormente in questo racconto, però, è l’umanità di Gigi Velloresi. Nelle pagine del romanzo ci si sofferma sulle amicizie con altri piloti come Alberto Ascari e Tazio Nuvolari e si narra di come sia caduto in disgrazia, una volta spentesi le luci della ribalta.

Proprio quest’ultima parte è una delle più toccanti perchè mette in grande risalto l’unanità del protagonista e il suo carattere, capace di non arrendersi mai, neanche nelle situazioni pùi critiche.

Gigi Villoresi è stato un galantuomo, con uno spiccato senso dell’amicizia che ha sempre messo davanti a tutto.

Nel romanzo viene raccontata la sua vita senza filtri, quella di un uomo che ha «ballato» spesso con la morte e che ha visto molti amici morire in pista. Proprio per questa sua continua sfida alla «Nera Mietitrice», si può leggere tra le righe una certa sorpresa per la sorte che gli è stata riservata. Gigi Villoresi, probabilmente, non si aspettava di morire vecchio e in povertà, ma si vedeva più perire in pista dentro una di quelle autovetture che ha tanto amato.

A tutto gas e senza freni è un romanzo consigliato anche a chi non ama i motori, proprio perchè non è solo la storia di un pilota, ma, soprattutto, quella di un uomo che ha attraversato diverse fasi della propria vita sempre con il sorriso e quel pizzico di romanticisnmo che, ormai, sembra in via di estinzione.