Acerbo su Schlein: ‘È un’amica, ma non abbiamo giudizio positivo del ruolo svolto in Emilia Romagna’

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ROMA – Che un Pd a guida Schlein possa attrarre l’area di Rifondazione Comunista “è troppo presto per dirlo, al momento lo escludo perché ci dividono tante cose e c’è un macigno gigantesco che è la guerra: Schlein sostiene l’invio delle armi come lo sosteneva Letta, anche se con toni diversi. Sulla questione principale di questo momento storico che è la guerra non ci siamo proprio. Quella è una discriminante importante, almeno per noi. Da questo punto di vista non c’è una discontinuità. Sul resto, vedremo, sono contrario ad avere chiusure pregiudiziali”. Lo dice all’AdnKronos Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

“Elly Schlein la conosco, è un’amica, non è estranea a rapporti con noi come Renzi o Bonaccini, ma non abbiamo un giudizio positivo del ruolo svolto in Emilia Romagna convincendo parte della sinistra a sostenere Bonaccini senza condizionarne il programma. Verificheremo senza pregiudizi ma evitiamo facili entusiasmi”, continua Acerbo, che però ha un “giudizio positivo sulla spinta che ha portato le persone ad andare a votare Schlein, è una richiesta di politica più a sinistra e questo è sempre un fatto positivo”.

Così come è “positivo che sia risultato sconfitto il candidato che rappresentava la maggiore continuità con il renzismo, scongiurando quanto accaduto già con Zingaretti e prima di lui con Bersani, però siamo molto cauti”.