ROMA – “Le privatizzazioni sono state fallimentari per i cittadini ma un grande affare per i privati. Non abbiamo mai apprezzato il governo Draghi, ma è gravissimo quanto denuncia il Forum dei Movimenti per l’acqua. Il 16 settembre un governo in carica solo per gli affari correnti avrebbe approvato decreti delegati del ddl Concorrenza che vanno ben oltre il testo approvato dalle Camere. Di fatto il governo ha scavalcato il parlamento reintroducendo una norma che era stata modificata in aula dopo il confronto in commissione e su pressione dei movimenti per i beni comuni”.
Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e capolista alla Camera di Unione Popolare con de Magistris. “Draghi e i partiti di governo – aggiunge – alla chetichella procedono verso l’obbligo di privatizzazione dei servizi pubblici locali e dell’acqua contro la volontà espressa dal popolo italiano nel referendum del 2011. E’ vero che solo il Comune di Napoli aveva dato attuazione al referendum, ma ora nel decreto il governo Draghi prevedrebbe che i servizi a rete non possono essere gestiti da aziende speciali di diritto pubblico”.
Poi Acerbo conclude: “La nostra sarà l’agenda Robin Hood, ma quella di Draghi e di chi lo ha sostenuto è quella dello sceriffo di Nottingham. Il silenzio dei partiti che hanno ministri nel governo (dalla Lega al PD al M5S) è gravissimo. Unione Popolare porterà in parlamento la lotta in difesa dei beni comuni contro il partito unico dei privatizzatori che sono poi gli stessi che con la trasformazione in spa delle aziende di diritto pubblico hanno costruito sistemi di corruzione e clientela a spese die cittadini”.