Atti o scene in luogo pubblico a Roma dal 6 all’8 settembre

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ROMA – Dopo il successo dei primi appuntamenti, continua a Villa Farinacci la programmazione di Atti O Scene in Luogo Pubblico diretta da Felice Della Corte e fortemente voluta dal IV Municipio di Roma Capitale.

Il 6 settembre alle ore 21.00 è in scena La Storia d’Ita(g)lia il testo scritto e diretto da Marco Simeoli con Daniele Derogatis, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Alessandro Triocchi. Un’insegnante decide di mettere in scena la storia d’Italia e di obbligare tre ragazzi e i loro papà a recitare. Nemmeno l’Unità però si fece in un giorno solo e tra liti, tentativi di abbandono e colpi di scena, “La Vera Storia d’Ita(g)lia” rischia di non debuttare.

E se Romolo e Remo avessero avuto un terzo fratello? Tre alunni delle superiori presentano un lavoro di gruppo sulla storia d’Italia. La professoressa decide di farne un copione da mettere in scena e di obbligare i papà dei tre ragazzi a recitare. Le prove metteranno a nudo la loro psicologia: il rapporto coi figli, con la scuola e con l’essere genitori al giorno d’oggi. Lo spettacolo sarà l’occasione per raccontare la Storia d’Italia in chiave comica, ma anche per riscrivere seriamente le proprie vite. Nemmeno l’Unità però si fece in un giorno solo e tra liti, tentativi di abbandono e colpi di scena, “La Vera Storia d’Itaglia” rischia di non debuttare.

Il 7 settembre alle ore 18.00 spazio ai bambini con le avventure di Sherlock Holmes.Adattamento e regia Matteo Montaperto con Alessia Francescangeli, Riccardo Giacomini e Guido Goitre.

Londra 2017, Baker Street. Mary, una giovane ragazza, riceve per posta un pacco misterioso contenente delle lettere scritte a mano e legate, fra loro, da un filo rosso di seta. Incuriosita, decide di iniziare a leggere i manoscritti e scopre con grande sorpresa che la mittente è Mrs Mary Morstan: la sua bisnonna. Realizza in poco tempo che le storie bizzarre che aveva tante volte sentito su quella curiosa vecchietta erano vere. Più di un secolo prima, infatti, proprio nell’appartamento di Mary abitava l’investigatore più famoso di tutti i tempi, un vero e proprio genio degli enigmi e dei travestimenti: il suo nome era Sherlock Holmes. La vicenda si sposta quindi nella nebbiosa Londra di fine Ottocento. L’investigatore fa conoscenza del suo fedele assistente Watson e i due, divenuti amici inseparabili, si trovano ad affrontare il cattivo più cattivo di tutti, lo scienziato pazzo Moriarty, che li metterà sotto scacco a suon di indovinelli diabolici. Ma Sherlock è un osservatore attento e vede indizi dove un occhio allenato potrebbe vedere soltanto un “pubblico in sala”. Colpi di scena, geniali espedienti e gags esilaranti, condurranno lo spettatore nelle indagini, divertenti e argute.l nostro Holmes, fino alla scoperta della verità.

L’8 settembre alle ore 21.00. il sipario si alza sul capolavoro di Gianni Clementi:Ben Hur. In scena Nicola Pistoia, che ne firma la regia, con Paolo Triestino ed Elisabetta de Vito. Lo sfondo è Roma. Roma che accoglie e che respinge, Roma sempre più incattivita, eppure capace di generosità inaspettate. Lo “straniero” oggi è sempre più parte di questa città, volenti o nolenti. In Ben Hur ha le vesti di un ingegnere bielorusso (Milan, rigorosamente clandestino), che irrompe con il candore di chi spera in un futuro migliore, e che poi, con la forza di uno tsunami, rivitalizza il grigio percorso di due fratelli, Sergio e Maria, separati e costretti ad una grigia convivenza coatta, in una grigia periferia.

Lui, ex-stuntman in attesa di un risarcimento per un incidente sul set de “Salvate il soldato Ryan”, trascina le sue giornate al Colosseo dove, vestendo i panni di un centurione, si presta alle canoniche foto con i turisti. Lei, invece, si impegna in una squallida chat erotica telefonica. Lavora da casa, in vestaglia, ciabattando tra una stanza e l’altra. Con Milan arriveranno un progressivo benessere, energie nuove, una biga e forse un nuovo amore. E poi…il resto lo scoprirete a teatro.