Nel 2022, a parità di valori di vendita rispetto al 2021, per i birrifici l’incidenza dei costi di materie prime ed energia sul valore della produzione è aumentata del +50%. Un aumento di 20 punti percentuali, superiore anche alla marginalità del settore nel 2021 (17,1%). Secondo Osservatorio Birra, le conseguenze per il settore rischiano di intaccare valore e occupazione della filiera, ma anche di azzerare quel ‘fenomeno birra’ che in dieci anni ha reso questa bevanda al centro della gastronomia e della socialità degli italiani. Un calo del 5% dei ricavi del settore, ipotizzabile sulla base di una dinamica classica che vede nell’aumento dei prezzi una possibile diminuzione della domanda, porterebbe a perdite operative per almeno un birrificio su 2 (48%).
Quelle stesse aziende che, negli ultimi quattro anni, non hanno mai smesso di investire (250 milioni di euro tra impianti e risorse umane) e che sono uscite da due anni difficili. Al peso dei costi, sottolinea la ricerca, rischia di aggiungersi anche un nuovo aumento delle accise sulla birra. Inoltre, secondo Osservatorio Birra, gli effetti dei rincari registrati finora non saranno limitati al 2022 e le aziende dovranno fronteggiare una forte incertezza anche l’anno prossimo.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube