Bonus Cultura: nel 2019 solo libri ed e-books

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La manovra di bilancio esclude concerti e cinema

Tiziano Ferro, Ligabue, Caparezza, Marracash, Gué Pequeno e Fabri Fibra: nel 2017 i loro concerti sono stati quelli più seguiti dai neomaggiorenni che hanno acquistato il biglietto grazie al Bonus Cultura. Nel 2018 i più gettonati sono stati Sfera Ebbasta e Jovanotti. Nel prossimo anno si continuerà ad usufruire di questo incentivo culturale introdotto dal Governo Renzi nel 2016 ma, a differenza degli anni passati, si potranno acquistare solamente libri. Cartacei o in formato elettronico.

Concerti, spettacoli, cd e dvd sono stati infatti esclusi dalla manovra di bilancio che verrà presentata alla Commissione Europea. Secondo quanto emerso dal vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra, il bonus cultura è confermato, e i requisiti di accesso restano gli stessi (il possesso dello Spid, ovvero l’identità digitale che consente di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, e la registrazione alla piattaforma 18app.it), ma con i 500 euro non si potranno più acquistare biglietti per concerti e spettacoli.

Il presidente di Assomusica Vincenzo Spera lo scorso ottobre aveva rilevato, nel corso di un’audizione in commissione Istruzione al Senato, l’importanza del bonus cultura per il settore della musica dal vivo.

In realtà, se si analizzano i numeri, la scelta del governo sembra assecondare la curva di interesse manifestata dai ragazzi. Secondo i dati forniti dal Ministero dei Beni Culturali infatti, tra il 2016 e il 2017 l’80% del valore complessivo della spesa effettuata grazie al bonus cultura ha riguardato i libri. Seguono concerti e musica (10%) e cinema (oltre il 7%).

A cura di Barbara Miladinovic