“Sono molto felice perché faccio il mio mestiere di direttore” – chiarisce oggi Bosso – Purtroppo è stato dato inutile risalto in maniera sciacalla come sempre al pregiudizio su di me. E questo si che fa male. Continuo a fare musica e meglio di prima! Non mi sono ritirato”.
Amareggiato, aggiunge: “non si vede la bellezza di altro, quello per cui lotto. E mi addolora che per quanto combatta contro le strumentalizzazioni, si scade sempre in quel pietismo sensazionalistico e queste cose si che mi farebbero ritirare davvero…”.
Ieri Ezio Bosso, pianista, compositore e direttore d’orchestra ha incontrato il pubblico barese nella Fiera del Levante, accolto dal presidente Michele Emiliano nel padiglione della Regione Puglia. Bosso, che dal 2011 soffre di una patologia degenerativa, si è raccontato parlando di musica, arte e talento.
“Il musicista non lo si diventa solo per talento – ha detto – a un certo punto, soprattutto chi ce l’ha il talento, lo deve dimenticare e fare spazio al lavoro quotidiano, alla disciplina”.
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