“Li abbiamo convocati già due volte. Noi – ha spiegato – abbiamo tentato il più possibile di andare loro incontro, partendo dal presupposto che il governo non ha mai immaginato i provvedimenti fatti come un modo per additare la categoria, piuttosto come un modo per riconoscere il valore della stragrande maggioranza degli operatori che si erano comportati perfettamente. Poichè ovunque si raccontava, anche sulla stampa, che i prezzi erano alle stelle anche se la media dei prezzi settimanale non diceva questo, abbiamo cercato di capire come evitare che alcuni, molto pochi, potessero speculare. Prima era stato revocato lo sciopero e poi confermato ma sugli stessi provvedimenti, alcune associazioni hanno deciso di non aderire e quindi ci sono punti di vista diversi. Ma non c’è alcuna volontà di colpire la categoria e mi dispiace se qualcuno l’ha interpretato così, c’era la necessità di fare ordine per evitare comportamenti sbagliati”.
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