Queste le parole della presidente di Azione, Mara Carfagna, che poi aggiunge: “Restano irrisolte tutte quelle criticità che non solo le opposizioni, ma anche imprese e moltissimi amministratori locali, denunciano da tempo. Inoltre, la possibilità per le Regioni di chiedere la potestà di tutte le 23 materie previste dalla riforma del Titolo V, senza tener conto che intanto il mondo è cambiato, è una follia. Pandemia e crisi energetica ci hanno insegnato che scuola, infrastrutture, rapporti con l’Ue, politica energetica, commercio con l’estero devono restare potestà statale. Il problema non è l’attuazione dell’autonomia differenziata, che anzi ci vede favorevoli. Il problema è l’autonomia modello Calderoli, che non rispetta il dettato costituzionale ed è destinata a disegnare un’Italia ancora più spaccata”, conclude.
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