Cingolani: “Minimo 3 anni per la completa sostituzione del gas russo”

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ROMA – Se per l’immediato – salvo problemi con altri fornitori o nuovi cali delle temperature – l’Italia riuscirebbe a gestire “anche una completa interruzione dei flussi di gas dalla Russia”, guardando più a lungo termine per farne a meno servirebbero “minimo di 3 anni”.

Lo ha riferito il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante un’informativa urgente alla Camera sulle ricadute per il settore energetico della guerra in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia. Mosca assicura quasi 30 miliardi di metri cubi l’anno di gas naturale all’Italia e negli ultimi 10 anni il suo contributo è anche considerevolmente aumentato: dal 25% dei consumi del 2011 al 38% nel 2021. “Per almeno i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano e occorre dotarsi di strumenti di accelerazione molto efficaci per gli investimenti che servono”, ha detto Cingolani.

E guardando a uno degli aspetti chiave della strategia lanciata dall’Ue per ridurre la dipendenza dal gas russo, ovvero riempire al 90% le riserve entro ottobre “l’esito delle prime aste dopo l’emanazione del DM stoccaggio, a seguito dei risultati di bassa partecipazione, dimostra le criticità”, ha ammesso. Problemi che saranno “parecchio difficili da superare anche con rateizzazioni”, perché con le ultime impennate dei prezzi sono lievitati anche i costi che le imprese impegnate su questo fronte sono tenute a sostenere, anticipandoli. “Occorrerà intervenire con una regolazione ad hoc, che solleciti la risposta da parte degli operatori e, in mancanza, con un soggetto di ultima istanza”, ha detto ancora il ministro.

Il tutto mentre l’Italia paga anche le scelte strategiche degli anni passati: i consumi di gas “sono rimasti sostanzialmente stabili negli ultimi venti anni” mentre nello stesso periodo, “la produzione nazionale si è ridotta, per il calo naturale dei giacimenti a l’assenza di investimenti. Pertanto siamo diventati quasi completamente dipendenti dalle importazioni: “Oggi oltre il 95% del gas naturale consumato in Italia viene importato dall’estero”, ha rilevato Cingolani.