ROMA – “Prima cosa servono 300mila Stem nei prossimi anni, ingegneri e gente tecnica, è un discorso che radici lontane, poi è impossibile andare avanti con la contrattualistica attuale, chiedo un altro tipo di modello: se uno è bravo va avanti e la banca gli da’ il mutuo anche se ha contratto a tempo determinato”, insomma “non capisco perché non vogliamo investire sui giovani”. A scandirlo è stato l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, intervenendo all’evento ‘Italia, Europa, Mediterraneo’ promosso questo pomeriggio a Roma, dalla Fondazione MedOr presieduta da Marco Minniti è lanciata da Leonardo.
“C’è stata una miopia” nelle scelte del Paese, nello sviluppo dell’Italia, ma anche da parte delle imprese, perché “abbiamo cercato di risparmiare la fatica” – abbiamo perso i computer, eliminato il nucleare e c’è chi costruisce sviluppo economico oggi su questi ambiti – senza sapere guardare avanti, invece “serve una visione nell’angolo solido” e “voglio fare una provocazione: servirebbe un ministero del Futuro “, ha aggiunto Cingolani.