Cna Cinema e Audiovisivo sempre più al fianco dei produttori indipendenti

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ROMA – Una filiera completa e integrata: dalla produzione all’esportazione. L’esperienza di CNA Cinema e Audiovisivo si arricchisce di altri segmenti, con l’affiliazione di Ueci (Unione esercenti cinematografici) e Adeci (Associazione degli esportatori cineaudiovisi Italiani). La firma è avvenuta al termine della presidenza nazionale di CNA, che si è svolta ieri, alla presenza del presidente nazionale, Daniele Vaccarino, e del segretario generale, Sergio Silvestrini.

“Le affiliazioni con le due nuove realtà rafforzano la rappresentanza di CNA nel comparto del cinema e dell’audiovisivo”, ha commentato Gianluca Curti (foto), presidente di CNA Cinema e Audiovisivo. “Con le associazioni nazionali affiliate, rappresentiamo e presidiamo da oggi tutti i segmenti della filiera. Siamo l’unica associazione, tra quelle più rappresentative, che abbia al suo interno tutti i passaggi, dalla creazione alla gestione della vita di un film, di un documentario, di una serie tv”, ha sottolineato.

Il percorso è segnato, e va nella direzione di garantire autonomia ai produttori che intendono distribuire senza intermediazioni. “CNA Cinema e Audiovisivo punta a diventare uno strumento innovativo e un punto di riferimento. Con queste nuove affiliazioni garantiamo alle imprese del settore nuove coniugazioni per la distribuzione in Italia e nel mondo”.

Come? “Con la stretta interconnessione tra sala e nuove tecnologie. E soprattutto grazie al contatto rafforzato con il Mibact, Cinecittà Luce, le Film Commission, gli stakeholder pubblici e privati, con il mondo dell’esercizio cinematografico domestico e con le imprese di esportazione”, ha aggiunto.

Il nuovo passaggio avviene in un momento importante e delicato: la filiera del cinema e dell’audiovisivo, in sofferenza dopo la recente pandemia, ha bisogno di ridefinire le strategie, le prospettive e le modalità operative. Ma soprattutto di una ridistribuzione equa delle risorse, secondo un principio di reciprocità.

Serviranno nuove, forti e mirate riforme per sostenere la produzione e la distribuzione di film e di contenuti dei veri e puri produttori indipendenti. “E sui requisiti per essere definiti tali, è il momento di fare chiarezza – ha ribadito – per stabilire chi abbia o meno le carte in regola per accedere ai fondi pubblici”. Cna lavorerà in questa direzione “sempre avendo come stella polare l’attenzione ai territori e una visione di filiera ampia e inclusiva”, ha concluso Curti.