Conte, l’informativa alla Camera del 30 aprile 2020

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Aiuti a fondo perduto alle imprese, potenziamento delle detrazioni fiscali a favore dell’edilizia, sostegno a turismo e famiglie bisognose

premier conte

ROMA – Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, é intervenuto davanti alla Camera, chiamato a dare alcuni chiarmento dopo il messaggio alla Nazione del 26 aprile, durante il quale ha illustrato la Fase 2.

Dopo una notte trascorsa in Parlamento da alcuni rappresentanti della Lega, il clima é stato subito, come prevedibile, molto teso, al punto che, non appena il presidente Roberto Fico, ha passato la parola al Premier, si é scatenato un caos che gli ha impedito di parlare. Soltanto dopo l’intervento di Fico, con conseguente sospensione della seduta per cinque minuti, l’informativa ha avuto inizio.

L’INTERVENTO DI CONTE

Conte ha esordito dicendo che si sta affrontando un emergenza senza precedenti, che sta mettendo a dura prova tutte le democrazie avanzate e che ci ha costretto a modificare abitudini di vita, relazioni e valori. Poi ha spiegato che non sono mai state prese decisioni estemporanee ma, anzi, sono stati considerati tutti gli interessi in campo.

Sulla base delle raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico ovvero al rapporto del Comitato tecnico e scientifico, si é deciso che la riapertura simultanea di tutte le attività a partire dal 4 maggio avrebbe portato a un aumento esponenziale e incontrollato di tutti i contagi. Conte ha voluto dire “chiaro e forte” che la pandemia non é stata superata e che dal 4 maggio inizierà la fase di convivenza col virus, non di liberazione dallo stesso e che, in base ai dati, si procederà a un ulteriore allentamento delle misure contenitive, assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona.

Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del chiudiamo tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”.

Nel corso del suo intervento, il Premier ha detto che non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime. Sarà previsto un riconoscimento per le province più colpite dal Covid-19.

INTERVENTI PER LE IMPRESE

Per le imprese medio grandi è allo studio un intervento significativo da parte di Cassa Depositi e Prestiti, con un ingresso anche temporaneo nel capitale a fronte dell’indebitamento. Per le piccole medie imprese al di sopra di una certa soglia sono allo studio interventi ad assorbire parzialmente le perdite con capitale pubblico che possa trasformarsi in un sostegno a fondo perduto attraverso erogazioni di liquidità o agevolazioni fiscali. Per quest’ultimo intervento saranno complessivamente destinati circa 15 miliardi. Il Governo farà spazio a ricorso a iter autorizzativi semplificati per un campione di opere.

Conte ha parlato anche di un potenziamento di detrazioni fiscali a favore dell’edilizia e della sostenibilità: si sta studiando un meccanismo articolato che consenta ai cittadini di beneficare di sconti pari al costo pressoché totale dei lavori su lavori anti-sismici e di efficientamento energetico.

Ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese. Il decreto legge sulle misure economiche riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti.