ROMA – “Indigna ma non stupisce che Meloni non ritirerà la scheda e quindi non voterà al referendum dell’8 e 9 giugno in cui si sceglie se aumentare i diritti e le tutele dei lavoratori contro precarietà, incidenti sul lavoro, licenziamenti. In fondo in quasi 30 anni di politica non ha fatto nulla per tutelare chi lavora e si spacca la schiena ogni giorno, i ragazzi precari che non hanno la fortuna di aver fatto carriera in politica. È vergognoso che questo messaggio di astensione rispetto a una scelta importante arrivi da un Presidente del Consiglio il 2 giugno, giorno simbolo di un Paese che sceglie la Repubblica, della prima volta per le donne ammesse a un voto nazionale”.
Lo scrive sui social il leader del M5s, Giuseppe Conte, a proposito delle parole della premier in vista del referendum. “Invito i nostri ragazzi – scrive Conte – a recuperare la storia di Teresa Mattei, che proprio in quel 2 giugno del 1946 fu la più giovane eletta all’assemblea costituente e che si batté perché all’articolo 3 della Costituzione fosse inserita la libertà e l’uguaglianza ‘di fatto’ per i cittadini, non a chiacchiere. Non sono liberi e uguali ‘di fatto’ i lavoratori che non possono difendersi da licenziamenti, precariato, incidenti sul lavoro. Viva l’impegno e la partecipazione per migliorare le cose, viva il 2 giugno, viva la Repubblica”.