“Abbiamo visto un Governo – ha attaccato Conte – che ha latitato al culmine dei negoziati, incapace di esprimere forza e competenza nei momenti e ruoli chiavi delle trattative. Abbiamo visto un ministro assente, che ha disatteso le priorità dell’agenda del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per cui questo vertice doveva essere fondamentale. Abbiamo visto un esecutivo che si è seduto furtivamente al tavolo dei negoziati con l’imbarazzo di portare in dote la decisione appena presa di trivellare selvaggiamente i nostri fondali marini. Una strategia che è inadeguata anche dal punto di vista economico, perché soddisfa una percentuale irrisoria del nostro fabbisogno energetico”.
“Per il Movimento 5 Stelle – ha concluso l’ex premier – la lotta ai cambiamenti climatici e gli investimenti strutturali nelle fonti rinnovabili sono la stella polare dell’azione politica. Non permetteremo che si continuino a implementare politiche dannose per le nuove generazioni. Questo Pianeta non ci appartiene: il nostro dovere è custodirlo per chi verrà dopo di noi”.
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