Coronavirus in Italia, i dati del giorno 10 maggio 2020:+802 nuovi casi

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Il bollettino del 10 maggio 2020 ci parla di 802 nuovi casi, e da una decrescita di 1.518 ricoverati, 7 in terapia intensiva

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 10 maggio 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 9 MAGGIO

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 218.268, con un incremento rispetto a venerdì di 1.083 nuovi casi. Il numero dei positivi è di 84.842, con una decrescita di 3.119 assistiti. Tra i positivi 1.034 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 134 pazienti. 13.834 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 802 pazienti. 69.974 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 194 e hanno portato il totale a 30.395. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 103.031, con un incremento di 4.008 persone.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi positivi erano 30.262 in Lombardia, 13.934 in Piemonte, 7.401 in Emilia-Romagna, 5.877 in Veneto, 4.448 in Toscana, 2.982 in Liguria, 4.345 nel Lazio, 3.230 nelle Marche, 1.965 in Campania, 830 nella Provincia autonoma di Trento, 2.729 in Puglia, 2.080 in Sicilia, 869 in Friuli Venezia Giulia, 1.676 in Abruzzo, 473 nella Provincia autonoma di Bolzano, 111 in Umbria, 550 in Sardegna, 118 in Valle d’Aosta, 612 in Calabria, 145 in Basilicata e 205 in Molise.

LUCA ZAIA: IPOTESI VIRUS ARTIFICIALE

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha dichiarato che se il virus perde forza vuol dire che è artificiale. “Un virus in natura non perde forza con questa velocità“. Sarà la temperatura, sarà che il virus si é indebolito, magari andrà definitivamente e non ci sarà la seconda ondata a ottobere: secondo il Governatore se si profila tutto questo é soltanto perhé in mezzo c’é quacosa di artificiale.

TOTI: RIAPERTURE DAL 18 MAGGIO

Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato, in una sua diretta Facebook,  che il 18 maggio riapriranno parrucchieri, estetisti, negozianti, bar e ristoranti. Già dall’11 maggio i proprietari dei locali potranno andare nelle loro attività a sistemare le cose per preparare la riapertura. Saranno riaperte anche le spiagge libere soggette a costante monitoraggio per evitare che non siano mai troppo affollate. Toti si é sempre detto convinto che il 18 maggio, quando scade l’ultimo decreto del governo Conte, le Regioni debbano tornare a esercitare le loro prerogative e a decidere in autonomia sulle riaperture.

Sulle riaperture anticipate spingono anche la Sardegna, in particolare nella zona dell’Ogliastre, e il Veneto, con il Governatore Zaia che ha dato disposizione di allestire la spiaggia.

BOCCIA: LE REGIONI DEVONO ATTENERSI ALLE DISPOSIZIONI

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha dichiarato, in una lettera, che ritiene imprescindibile che le ordinanze delle Regioni prevedano, espressamente, il rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno individuati con apposite linee guida definite dal Comitato tecnico scientifico e dall’Inail. Boccia ha chiesto alle Regioni di assicurare che non verranno disposte aperture in assenza dell’individuazione dei predetti protocolli perché i dati dell’Inail dicono che nelle ultime due settimane ci sono stati 9mila nuovi casi di contagio sui posti di lavoro. Boccia ritiene necessario che tali luoghi assicurino la massima tutela dei lavoratori e dei soggetti terzi al fine di evitare di diventare nuovi e pericolosi veicoli di diffusione dell’epidemia. Il ministro ha ricordato anche che le Regioni devono attenersi alle indicazioni governative e necessariamente intervenire con misure coerenti con i provvedimenti statali nel rispetto del principio di leale collaborazione.

BOCCIATA ORDINANZA PRESIDENTE SANTELLI

Che il Ministro intenda fare sul serio ne é prova la sentenza del Tar di Catanzaro che ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’Avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, dello 29 aprile, che aveva consentito il servizio ai tavoli per bar, ristoranti ed agriturismo, purché all’aperto. I calabresi dovranno accontentarsi di un cappuccino da asporto come in tutte le altre zone d’Itlaia. Si attentono decisioni in merito all’ordinanza emanata dalla Provincia autonoma di Bolzano, che ha disposo la riapertura di tante attività.

CONTE: “QUEST’ESTATE ANDREMO IN VACANZA”

In una intervista riasciata al Corriere della sera, il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato che “quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele”.

I DATI COVID DEL 10 MAGGIO

Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 10 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.070, con un incremento rispetto a ieri di 802 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 83.324, con una decrescita di 1.518 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.027 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 7 pazienti rispetto a ieri. 13.618 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri. 68.679 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 165 e portano il totale a 30.560. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 105.186, con un incremento di 2.155 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.190 in Lombardia, 13.650 in Piemonte, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 2.900 in Liguria, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 1.915 in Campania, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 851 in Friuli Venezia Giulia, 1.671 in Abruzzo, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 113 in Umbria, 515 in Sardegna, 113 in Valle d’Aosta, 596 in Calabria, 143 in Basilicata e 218 in Molise.