Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 13 novembre 2020: +40.902 nuovi casi

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coronavirus venerdì

Il bollettino del 13 novembre 2020 parlava di 40.902 nuovi casi 30.914 ricoverati, 3.230 quelli in terapia intensiva; 550 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, venerdì 13 novembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 12 NOVEMBRE

Il bollettino del 12 novembre 2020 parlava di 37.978 nuovi casi 29.873 ricoverati, 3.170 quelli in terapia intensiva; 636 decessi.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 142.793 in Lombardia, 80.059 in Campania, 63.198 in Piemonte, 59.919 nel Lazio, 54.755 in Veneto, 48.916 in Toscana, 46.024 in Emilia Romagna, 24.914 in Sicilia, 21.255 in Puglia, 14.661 in Liguria, 12.212 nelle Marche, 11.416 in Abruzzo, 10.784 in Umbria, 9.371 in Sardegna, 9.235 a Bolzano, 8.647 in Friuli Venezia Giulia, 6.560 in Calabria, 3.340 in Basilicata, 2.833 a Trento, 2.338 in Valle d’Aosta, 1.824 in Molise.

RICCIARDI: “SI STA CERCANDO DI EVITARE IL LOCKDOWN NAZIONALE”

Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ha dichiarato che siamo nella direzione giusta ma occorre ancora aspettare una decina di giorni per vedere se le misure introdotte potranno produrre effetti stabili. Il lockdown non è scongiurato perché in molte Regioni la situazione sta peggiorando e in altre è stabile. Solo quando sarà invertita la curva dgi si potranno trarre delle conclusioni, ma comunque si sta cercando di evitare il lockdown nazionale.

ARCURI: “PREVISTO ALMENO UN COVID HOTEL PER PROVINCIA”

Il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato che l’obiettivo principale é quello di allentare la pressione sui Pronto soccorso individuando nuovi spazi alternativi agli ospedali, come ad esempio gli alberghi e i cosiddetti Covid hotel. Luoghi dove è possibile garantire un tetto al paziente asintomatico evitando di lasciarlo a casa dove potrebbe contagiare gli altri componenti del proprio nucleo familiare, oppure un letto attrezzato e cure adeguate a chi ha sintomi lievi e non deve necessariamente ricoverato in ospedale. Quanto ai Covid Hospital Arcuri ha precisato che ne é previsto almeno uno per provincia. ha poi parlato del vaccino anticipando che le persone che lavorano negli ospedali saranno tra le prime ad esservi sottoposte, così come le persone più anziane e che sono più fragili dovranno arrivare prima di quelle più giovani; la speranza é quella di poter vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio. Parlando di misure restrittive, il Commissario ha detto che ci sono Regioni dove si avvertono i primi segni di rallentamento dell’epidemia e altre dove la situazione resta critica e bisogna intervenire ancora per contribuire a frenare la crescita dei focolai.

ULTERIORI MISURE RESTRITTIVE IN VARIE REGIONI

Misure restrittive sono arrivate o stanno per arrivare in alcune Regioni. Il Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato una ordinanza che prevede che da sabato, oltre alla già proclamata zona rossa, la chiusura delle scuole per una settimana con assistenza per figli di persone che lavorano nei servizi essenziali. Da lunedì scuole chiuse anche a Palermo; é quanto si legge in una ordinanza firmata dal Sindaco, Leoluca Orlando: “Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere a Palermo e della tenuta del sistema sanitario complessivamente a livello regionale, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi in tutta la Regione oltre che nella città e nell’area metropolitana di Palermo, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell’obbligo della città”. Nella Regione Lazio nei giorni prefestivi e festivi saranno chiusi i negozi dei grandi centri commerciali, salvo le rivendite di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie; chiusi anche i mercati non alimentari nei festivi. Il Sindaco di Genova, Marco Bucci, ha annunciato che si sta lavorando a un’ordinanza con cui già dal prossimo weeend saranno vietati le classiche passeggiate in alcune zone della città e l’accesso alle spiagge mentre il transito per raggiungere le attività commerciali sarà consentito e i parchi resteranno aperti ma controllati. L’Unità di crisi regionale della Campania sta decidendo l’istituzione di zone rosse nelle città dove si registra un livello alto di contagi e dove è indispensabile una drastica riduzione della mobilità, in coordinamento con le Prefetture competenti e con i Comuni per garantire l’indispensabile impiego delle Forze dell’Ordine per il controllo sui territori.

SITUAZIONE AL MONDO

Nelle ventiquattr’ore in Spagna si registravano 19.511 nuovi casi e 356 morti mentre il totale dei positivi al Covid-19 era alito a 1.437.220, quello dei morti a 40.461. Il Portogallo ha annunciato l’estensione del coprifuoco notturno e del lockdown nel weekend già in vigore in oltre 100 Comuni.

I DATI COVID DEL 13 NOVEMBRE

Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi).

Il bollettino del 13 novembre 2020 parlava di 40.902 nuovi casi 30.914 ricoverati, 3.230 quelli in terapia intensiva; 550 decessi.