Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 24 giugno 2020: +190 nuovi casi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Il bollettino del 24 giugno 2020 ci parla di 190 nuovi casi e da una decrescita di 818 ricoverati e 8 in terapia intensiva; 30 deceduti

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 24 giugno 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 23 GIUGNO

Il 22 giugno il totale delle persone che hanno contratto il virus era di 238.833, con un incremento rispetto a lunedì di 122 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 19.573, con una decrescita di 1.064 assistiti. Tra i positivi, 115 erano in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 12 pazienti. 1.853 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 185 pazienti. 17.605 persone, pari al 90% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 18 e hanno portato il totale a 34.675. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 184.585, con un incremento di 1.159 persone.

STATISTICHE PER REGIONE

Nel dettaglio, i casi positivi erano 12.903 in Lombardia, 1.870 in Piemonte, 1.089 in Emilia-Romagna, 564 in Veneto, 337 in Toscana, 255 in Liguria, 886 nel Lazio, 493 nelle Marche, 141 in Campania, 190 in Puglia, 51 nella Provincia autonoma di Trento, 71 in Friuli Venezia Giulia, 391 in Abruzzo, 132 in Sicilia, 89 nella Provincia autonoma di Bolzano, 12 in Umbria, 15 in Sardegna, 5 in Valle d’Aosta, 28 in Calabria, 43 in Molise e 8 in Basilicata.

BASSETTI SPIEGA CODA SIGNIFICA “DEBOLMENTE POSITIVO”

Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del policlinico San Martino di Genova: “Siamo ormai alla settima settimana dopo la prima riapertura e varie altre dopo le successive, i ricoveri continuano a scendere in maniera verticale. Solo ieri 276 dimissioni, che avvicinano il traguardo della discesa sotto quota duemila. Scendono ancora i ricoveri in terapia intensiva: oggi sono in tutta Italia 127- erano oltre 4 mila al picco. Anche i decessi (per e con COVID) continuano a scendere. Ci sono Terapie intensive vuote di pazienti Covid in nove regioni e presto il numero salirà ancora. Da ieri anche quella del mio ospedale è Covid-free. Continua a crescere anche il numero di tamponi classificati come “debolmente positivi”. In Lombardia sono oltre il 50%. Ma cosa vuol dire “debolmente positivo”? In base a una ricerca eseguita a Pavia su 280 soggetti guariti da Coronavirus è stato riscontrato che avevano ‘cariche’ basse ovvero segnalate appunto come “debolmente positive”. In altre parole, più è alto il numero di Cycle threshold (Ct, in termini scientifici il ‘ciclo-soglia’), più è basso l’Rna – Ribonucleic acid, cioè acido ribonucleico. Si è dimostrato che di tratta di soggetti che non sono più contagiosi. La mia domanda è: ma se sono da considerarsi non più sintomatici e non contagiosi perchè si continua a contarli come casi e a quaratenarli? Perché si scrive positivo, se il significato è diverso? L’Oms si è espresso su questo tema perché la situazione stava diventando ogni giorno più difficile. Credo che sia importante soprattutto per chi ha già tamponi negativi e gli vengono richiesti nuovamente test che risultano debolmente positivi, che sono quelli che oggi confondono più le cose, che questi vengano risposti come indeterminati o come negativi. Su questi casi occorre fare chiarezza e l’Oms ha fatto bene a cambiare. Spero che il ministero della salute e il CTS recepiscano questa necessità. Bisogna dare indicazione ai laboratori di dare non solo, se il tampone è positivo o negativo, ma anche quanto virus è contenuto in quel tampone. Dire positivo non basta più. Non serve”.

Il PIANO PER IL RIENTRO A SCUOLA

É pronta una bozza del piano per fare rientrare i bambini a scuola in assoluta sicurezza. la data presunta é il 14 settembre. Di seguito i punti salienti. L’uso di mascherine non è previsto per i minori di sei anni e i dispositivi di protezione per gli adulti non devono far venire meno la possibilità di essere riconosciuti. La colazione e la merenda andranno consumati nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini. L’ingresso a scuola avverrà in una fascia temporale aperta (dalle 7.30 alle 9), fascia che potrà essere adeguata alle nuove condizioni, programmata e concordata con i genitori. Il pasto – completo, comprensivo di primo, secondo, contorno, acqua e frutta – sarà consumato negli spazi adibiti alla refezione scolastica, adeguatamente organizzati. I cambi degli orari potranno avvenire, analogamente, per le fasce di uscita, al termine dell’orario scolastico. Un ampio spazio è stato dato ai pasti degli studenti. La refezione scolastica viene definita una “esperienza di crescita delle autonomie dei bambini. Si dovrà far riferimento al Documento tecnico del Cts, partendo dal principio che la refezione va garantita in modo sostanziale per tutti gli aventi diritto, seppure con soluzioni differenti per ciascuna scuola. I locali dove i minori dovranno mangiare, si specifica, dovranno essere puliti in modo approfondito. I pasto si potrà effettuare “in due o più turni, al fine di non consentire oltre il dovuto l’affollamento dei locali” destinati alla refezione

I DATI COVID DEL 24 GIUGNO

Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 24 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 239.410, con un incremento rispetto a ieri di 190 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 18.655, con una decrescita di 918 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 107 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 8 pazienti rispetto a ieri. 1.610 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 243 pazienti rispetto a ieri. 16.938 persone, pari al 91% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 30 e portano il totale a 34.644. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 186.111, con un incremento di 1.526 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 12.227 in Lombardia, 1.730 in Piemonte, 1.074 in Emilia-Romagna, 549 in Veneto, 330 in Toscana, 261 in Liguria, 869 nel Lazio, 471 nelle Marche, 148 in Campania, 177 in Puglia, 52 nella Provincia autonoma di Trento*, 57 in Friuli Venezia Giulia, 378 in Abruzzo, 132 in Sicilia, 90 nella Provincia autonoma di Bolzano, 11 in Umbria, 15 in Sardegna, 6 in Valle d’Aosta, 28 in Calabria, 43 in Molise e 7 in Basilicata.