Coronavirus in Italia, bollettino del giorno 26 agosto 2020: +1.376 nuovi casi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Il bollettino del 26 agosto 2020 parla di 1.376 nuovi casi,1.058 ricoverati, 69 quelli in terapia intensiva, 11decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 26 agosto andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.

DATI COVID-19 IN ITALIA IL 25 AGOSTO

Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 878 e 4 i decessi.1.058 le persone ricoverate, 66 quelle in terapia intensiva, 18.590 quelle in isolamento domiciliare.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le persone positive nelle Regioni erano: 5.787 in Lombardia, 2.284 nel Lazio, 2.189 in Emilia Romagna, 2.119 in Veneto, 1.164 in Campania, 1.142 in Piemonte, 1.039 in Toscana, 947 in Sicilia, 548 in Puglia, 463 in Sardegna, 413 in Liguria, 342 in Abruzzo, 298 in Friuli Venezia Giulia, 248 nelle Marche, 195 in Umbria, 177 a Bolzano, 73 in Basilicata, 65 in Calabria, 56 in Molise, 47 a Trento, 13 in Valle d’Aosta.

RITORNO TRA I BANCHI DI SCUOLA

“Mancano 20 giorni all’inizio della scuola e ancora si naviga nel buio dell’inconcludenza di questo Governo, che ha avuto mesi per decidere per poi ritrovarsi all’ultimo senza soluzioni -scrive su Facebook il Governatore della Liguria Giovanni TotiRisposte chiare e immediate. È quello che le Regioni, compatte come sempre sui temi che riguardano la vita delle persone, chiedono all’esecutivo per la riapertura delle scuole. Le famiglie, il personale scolastico e i nostri bambini e ragazzi meritano di sapere e di riprendere l’anno scolastico. Ecco cosa chiederemo domani al Governo in un incontro richiesto dai Presidenti.
– i tempi dell’assegnazione del personale aggiuntivo (docenti e Ata) di cui ci è stato assicurato il raddoppio
– i tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine (che serviranno comunque per le situazioni in movimento degli alunni)
– noi diciamo no all’uso della mascherina durante la lezione ma il Governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l’ha ancora fatto
– sciogliere il nodo del trasporto scolastico per il quale non esiste ancora una proposta concreta: l’esecutivo non vuole derogare al distanziamento del metro con mascherina sui mezzi pubblici ma non è in grado di fornire le “pareti divisorie” prima di tre mesi. Non solo. Anche la flessibilità oraria la lascia tutta sulle spalle dei presidi senza capire che comunque non è risolutiva. Questo scarica barile è inaccettabile, dalle Regioni c’è tutta la collaborazione possibile ma serve chiarezza e una certezza da convididere: le scuole devono riaprire”.

Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti, Direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico di Genova: “Nel documento di dice chiaramente (e lo traduco per chi non conoscesse l’inglese) citando articoli scientifici pubblicati, che la mascherina chirurgica può causare ai bambini sulla base di esperienze di utilizzo: senso di calore, irritazione, difficoltà respiratorie, fastidio, difficoltà di concentrazione, distrazione e bassa accettazione della maschera stessa. Inoltre l’efficacia delle stesse non è stata dimostrata durante il gioco e le attività fisiche. Inoltre anche negli adulti la maschera chirurgica ha ridotto la capacità cardio-polmonare durante gli sforzi (non fanno uno sforzo i nostri ragazzi durante le interrogazioni?)”

Tra le misure indicate dal Ministero dei Trasporti in vista de riavvio dell’anno scolastico la misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto e il divieto di far salire sul mezzo di trasporto per raggiungere la scuola gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette Covid-19.

I DATI COVID DEL 26 AGOSTO

Alle 18 il Ministero della Salute ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).

Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 1.376 e 11 i decessi.1.058 le persone ricoverate, 69 quelle in terapia intensiva, 19.629 quelle in isolamento domiciliare.