Il bollettino del 30 maggio 2020 ci parla di 516 nuovi casi e di una decrescita di 2.484 ricoverati, 25 in terapia intensiva. 111 morti
Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, sabato 30 maggio 2020, andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, che saranno preceduti a tutti gli aggiornamenti della giornata.
DATI COVID-19 IN ITALIA IL 29 MAGGIO
Nel giorno in cui sono state annunciato l’allentamento delle misure restrittive, il totale delle persone che hanno contratto il virus era 232.248, con un incremento rispetto a giovedì di 516 nuovi casi. Il numero totale di positivi era di 46.175, con una decrescita di 1.811 assistiti. Tra i positivi, 475 erano in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 14 pazienti. 7.094 persone erano ricoverate con sintomi, con un decremento di 285 pazienti. 38.606 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, erano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. I deceduti sono stati 87 e hanno portato il totale a 33.229. Il numero complessivo dei dimessi e guariti é salito invece a 152.844, con un incremento di 2.240 persone rispetto a ieri.
STATISTICHE PER REGIONE
Nel dettaglio, i casi positivi erano 22.683 in Lombardia, 5.658 in Piemonte, 3.564 in Emilia-Romagna, 1.849 in Veneto, 1.255 in Toscana, 994 in Liguria, 3.163 nel Lazio, 1.352 nelle Marche, 986 in Campania, 1.283 in Puglia, 410 nella Provincia autonoma di Trento, 1.137 in Sicilia, 323 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo, 154 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 190 in Sardegna, 19 in Valle d’Aosta, 159 in Calabria, 162 in Molise e 33 in Basilicata.
BRUSAFERRO: “IPOTESI SECONDA ONDATA FONDATA SU DATO OGGETTIVO”
Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in audizione in Commissione Bilancio, ha dichiarato che l’ipotesi della seconda ondata è collegata ad un dato obiettivo: essendo il Covid-19, come il Sars-cov-2, trasmesso da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio. In autunno, si diffondono le infezioni respiratorie.
FONTANA: ISTITUZIONE ZONE ROSSE DI COMPETENZA DEL GOVERNO
Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, é stato sentito ieri per circa due ore in Procura a Bergamo. Il Governatore ha dichiarato che l’istituzione della zona rossa per Nembro e Alzano Lombardo era una decisione che spettava al Governo, dato che era già stato inviato l’esercito. Dello stesso avviso l’assessore al Welfare Giulio Gallera anche lui convocato come persona informata sui fatti.
MINISTERO DELLA SALUTE SMENTISCE FAKE NEWS
Fake news e disinformazione rappresentano un problema importante perchè possono indurre le persone ad attuare comportamenti non corretti che possono mettere a rischio la salute. Il ministero della Salute periodicamente smentisce le fake news che rileva su social e web sulla base delle evidenze scientifiche/normative/documentazioni nazionali e internazionali disponibili al momento della pubblicazione.
Non é vero che il responsabile di Covid-19 non è un virus ma un batterio. La malattia Covid-19 è causata da un virus chiamato “Sindrome Respiratoria Acuta Grave-CoronaVirus-2” (SARS-CoV-2) dall’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), organismo che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.).
É falsa l’affermazione che in Italia è stata scoperta la cura contro Covid-19.Allo stato attuale non esistono terapie di comprovata efficacia contro Covid-19. Le terapie attualmente disponibili restano basate sul trattamento dei sintomi della malattia, fornendo alle persone infette terapie di supporto (ad es. ossigenoterapia, gestione dei fluidi). Sono in corso diverse sperimentazioni cliniche per il trattamento della malattia COVID-19. L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) fornisce sul proprio sito informazioni riguardo i farmaci per i quali sono state approvate e avviate le sperimentazioni, condotte sotto stretto controllo medico.
RIAPERTURA REGIONI
Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 18 e il 24 maggio, presentato nel Report realizzato da Cabina di regia e Istituto superiore di sanità. Lindice Rt é sotto l’1 ovunque. Per questo motivo, nella serata di ieri, è stata confermata la data del 3 giugno per l’apertura dei confini interregionali e dei confini nazionali ai Paesi europei. Per i paesi extra Ue resta confermata quella del 15 giugno
I DATI COVID DEL 30 MAGGIO
Alle 18 la Protezione civile ci ha aggiornato nuovamente su quelli che sono stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi, ricoverati, con particolare attenzione a quelli che sono in terapia intensiva o sub-intensiva).
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 30 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.664, con un incremento rispetto a ieri di 416 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 43.691, con una decrescita di 2.484 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 450 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 25 pazienti rispetto a ieri. 6.680 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 414 pazienti rispetto a ieri. 36.561 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 111 e portano il totale a 33.340. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 155.633, con un incremento di 2.789 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 21.809 in Lombardia, 5.290 in Piemonte, 3.279 in Emilia-Romagna, 1.612 in Veneto, 1.166 in Toscana, 781 in Liguria, 3.055 nel Lazio, 1.347 nelle Marche, 981 in Campania, 1.222 in Puglia, 366 nella Provincia autonoma di Trento, 999 in Sicilia, 305 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo*, 137 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 186 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 151 in Calabria, 156 in Molise e 31 in Basilicata.