Coronavirus Italia, dati del giorno 30 dicembre 2020: +16.202 nuovi casi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Aggiornamenti in Italia su contagi del 29 dicembre 2020: il bollettino parlava di 16.202 nuovi casi positivi al Covid-19 e 575 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 30 dicembre 2020 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile. Alle 17 la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 16.202 (11.212 martedì) nuovi casi  a fronte di 169.045 (128.730 martedì) tamponi. Il tasso di positività era del 9,58%. I decessi erano 575 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 73.604. 23.666 (-96) ricoverati con sintomi e 2.528 (-19) in terapia intensiva.

Prosegue in Italia e in Europa la campagna di vaccinazione anti-Covid. Il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha fatto sapere che finora nel nostro Paese sono state vaccinate 8.361 persone. Purtroppo la neve e il maltempo delle ore scorse hanno ritardato la consegna del carico di 470mila dosi di vaccino in Italia in programma per ieri: Liguria e Piemonte hanno annunciato il rinvio di almeno un giorno.

“Con il vaccino Pfizer BioNTech, sulla base della ripartizione europea che garantisce all’Italia il 13,5% delle dosi disponibili, nei primi tre mesi prevediamo di effettuare quasi 9 milioni di vaccinazioni, a beneficio di circa 4 milioni e mezzo di persone. -scrive su Facebook il Vice Ministro della salute Pierpaolo SileriSe poi sarà dato a stretto giro l’ok ad almeno altri due vaccini, saremo in grado di vaccinare entro il 31 marzo oltre 13 milioni di persone. L’obiettivo è arrivare a settembre con due terzi degli italiani vaccinati e poter così sviluppare una protezione di gregge. Penso che, con la collaborazione di tutti, ce la possiamo fare.

Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, in una intervista rilasciata a “Il Messaggero”, ha dichiarato che per medici, infermieri, personale sanitario il vaccino anti Covid deve essere obbligatorio. Lo stesso deve valere per chi lavora nelle Residenze sanitarie, perché l’obiettivo é quello di difendere gli anziani.

Fa rumore il caso dell‘infermiera spagnola risultata positiva dopo essere vaccinata ma gli esperti rassicurano dicendo che il caso non é altro che la conferma che la protezione inizia dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino.

SCUOLA, SI TORNA TRA I BANCHI IL 7 GENNAIO?

Dalla riunione del Comitato tecnico scientifico di ieri pomeriggio sarebbe emerso il parere favorevole alla riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio. Alla base del parere degli esperti anche un documento dell’Unione Europea secondo cui i rischi di contagio a scuola sono minori delle conseguenze di una prolungata chiusura. Scetticismo tra i Presidi delle scuole, che sottolineano la mancanza di organizzazione nel settore dei trasporti.

L’ITALIA TORNA IN ZONA ROSSA

Intanto da oggi e fino a domenica 3 gennaio l’intero territorio nazionale é in zona rossa. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute e con autocertificazione. Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, é consentito a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. Chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Aperti invece supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. É consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale

SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo i contagi sono arrivati a quota 80,8 milioni, mentre nuovi casi relativi alla nuova variante inglese sono individuati in vari Paesi europei ed anche in Sudafrica. Nelle ultime ventiquattro ore sono stati 14.089 i nuovi casi registrati in Spagna, 320 i decessi. Nuovo record di contagi nel Regno Unito dove si sono registrati 53.135 nuovi contagi e 414 morti. La Germania sta pensando di prolungare il lockdown oltre il 10 gennaio; la Francia dovrebbe estendere il coprifuoco anche dalle 18 alle 20 nei dipartimenti in cui il tasso di incidenza è al di sopra della soglia massima di allerta.

IL BOLLETTINO DEL 29 DICEMBRE

Nelle ultime ventiquattro ore, in Italia, si registravano 11.212 (8.585 lunedì) nuovi casi  a fronte di 128.730 (68.681 lunedì) tamponi. Il tasso di positività era dell’8,7%. I decessi erano 649 e hanno portato il totale delle vittime da inizio epidemia a 73.029. 23.762 (-170) ricoverati con sintomi e 2.549 (16) in terapia intensiva.

Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 90.365 in Veneto, 78.491 in Campania, 74.685 nel Lazio, 56.812 in Emilia Romagna, 54.418 in Lombardia, 52.833 in Puglia, 33.409 in Sicilia, 29.383 in Piemonte, 16.258 in Sardegna, 11.777 in Friuli Venezia Giulia, 11.272 in Abruzzo, 10.678 a Bolzano, 10.129 nelle Marche, 10.015 in Toscana, 8.535 in Calabria, 5.954 in Basilicata, 5.759 in Liguria, 3.568 in Umbria, 2.214 in Molise, 1.760 a Trento, 413 in Valle d’Aosta.