Coronavirus in Italia, aggiornamenti e news del 7 dicembre 2020: +13.270 nuovi casi

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coronavirus lunedì

Il bollettino del 7 dicembre 2020 parlava di 13.270 nuovi casi. 30.254 i ricoverati, 3.382 in terapia intensiva; 528 decessi

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, lunedì 7 dicembre andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

Alle 17 circa la Protezione Civile ci aggiornerà nuovamente su quelli che saranno stati i dati giornalieri in Italia, relativi a guariti, positivi (in isolamento domiciliare con o senza sintomi), decessi e rapporto tra positivi e tamponi. Nell’attesa vediamo cosa é successo nelle ultime ore.

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 13.720 nuovi casi (ieri 18.887) a fronte di 111.217 tamponi (ieri 163.550). Il rapporto nuovi popsitivi-tamponi è oggi del 12.3% (ieri 11,54%). I decessi sono stati 528 per un totale di 60.606. Le persone attualmente positive sono 748.819 (- 6.487) di cui 30.254 (+ 133) ricoverati con sintomi  e 3.382 (-72) in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 933.132.

Nella giornata di ieri erano in calo i nuovi casi, a fronte, però, di una diminuzione dei tamponi. Ancora in discesa il numero delle terapie intensive ma in aumento invece quello dei ricoveri ordinari. Walter Ricciardi, consigliere personale del ministro della Salute Speranza, intervenuto a “Che tempo che fa” su Rai 3, ha precisato che siamo ancora in piena emergenza e che la terza ondata di Coronavirus dipende dai nostri comportamenti. Se abbasseremo la guardia, la curva dei contagi continuerà ad oscilare.

ABRUZZO ZONA ROSSA O ZONA ARANCIONE?

Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano sono diventate zona arancione mentre Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria sono state declassate a zona gialla. Solo l’Abruzzo é rimasta in zona rossa. Il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, intervenuto a “Live non é la D’Urso”, ha dichiarato che c’è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie, quindi se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del Ministero della Salute. Se, però, la Regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata.

Nella serata di ieri la Regione Abruzzo aveva fatto presente di avere anticipato l’ingresso in zona rossa rispetto all’ordinanza del Governo. La cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì non per lunedì; quindi nessuna usita anticipata dalla zona di rischio più alto.

SPOSTAMENTI NELLE FESTIVITA’ NATALIZIE

Per far osservare il nuovo dpcm di Natale, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato controlli mirati e vigilanza su strade e stazioni prima delle festività grazie all’ausilio di 70mila agenti schierati. Intervenuta a “Che tempo che fa”, il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha invitato gli italiani a non ricevere a casa persone non conviventi. Ha spiegato che non saranno impediti i trasferimenti tra Regioni, purché motivati con ragioni di lavoro, salute o necessità. Saranno anche gli unici motivi per cui sarà consentito lasciare il proprio Comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Si cercherà di dissuadere qualunque trasferimento immotivato.

Una circolare del ministero dell’Interno, in cui si spiega come applicare le regole, precisa che tra gli spostamenti consentiti per necessità rientrerebbero anche le visite ai nonni soli il 25 dicembre. Si legge infatti: “Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza”.

INCONTRO BOCCIA –  REGIONI SU PIANO VACCINI

Il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha convocato per oggi, alle ore 18,  le Regioni per un aggiornamento sul piano vaccini Covid-19. Dovrebbero presenziare, in videoconferenzam anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri.

SITUAZIONE NEL MONDO

Nel mondo é stata superata la soglia di quasi 66 milioni di contagi, oltre 1,5 milioni decessi. Nelle ultime ventiquattro ore in Francia si sono registrati 11.022 i nuovi casi e altri 174 decessi, che hanno portato il totale della vittime da inizio pandemia a 55.155. Nel Regno Unito aumento del 42% dei nuovi contagi, che sono stati 17.272 (la domenica precedente erano stati 12.155 quando ancora doveva essere revocato il lockdown nazionale);i decessi erano invece 231. In Russia, dove é iniziata la vaccinazione, nuovo record di casi: oltre 29mila nuovi casi 24 ore. Nelle prossime ore partità la vaccinazione anche nel Regno Unito; i primi a riceverlo saranno la Regina Elisabetta e il Principe Filippo di Edimburgo, per ragioni di età.

IL BOLLETTINO DEL 5 DICEMBRE

Nelle ultime ventiquattro ore si registraano 18.887 nuovi casi (ieri erano 21.052) e 564 decessi, contro i 662 di ieri, per un totale di 60.078 vittime. In aumento il numero dei ricoverati con sintomi (da 30.158 a 30.390) mentre cala quello delle terapiie intensive che erano 3.454 (-63). I guariti o dimessi erano 17.186, per un totale di 913.494 dall’inizio dell’epidemia. La Regione con maggior incremento di casi era il Veneto (3.444), seguito dalla Lombardia (2.413), dallla Puglia (1.789), dall’Emilia Romagna (1.788) e dal Lazio (1.632)

Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, il numero complessivo dei positivi era di: 116.379 in Lombardia, 101.243 in Campania, 94.211 nel Lazio, 76.804 in Veneto, 68.167 in Emilia Romagna, 66.038 in Piemonte, 45.834 in Puglia, 39.746 in Sicilia, 29.199 in Toscana, 20.058 nelle Marche, 17.088 in Abruzzo, 15.031 in Friuli Venezia Giulia, 14.960 in Sardegna, 10.921 a Bolzano, 10.661 in Calabria, 10.416 in Liguria, 6.368 in Basilicata, 6.065 in Umbria, 2.713 in Molise, 2.417 a Trento, 987 in Valle d’Aosta.