Coronavirus oggi in Italia, bollettino del 24 febbraio 2021: +16.424 nuovi positivi

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coronavirus covid-19 mercoledì

Aumentano le zone in cui sono applicate misure restrittive: ora ci sono anche zone arancione scuro in Emilia e Lombardia

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 24 febbraio 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

IL BOLLETTINO DEL 24 FEBBRAIO

Nelle ultime ventiquattro ore in Italia si sono registrati 16.424 nuovi casi con 340.247 tamponi e 318 vittime che hanno portato il totale delle vittime a 96.666. Ieri i casi erano stati 13.314, a fronte di 303.850 tamponi effettuati e 356 i decessi. Gli attualmente positivi sono 389.433 (+1.485), di cui 2.157 in terapia intensiva (+11). Tra dimessi e guariti in Italia si registrano 2.362.465 casi da inizio pandemia (+14.599). La Lombardia è la Regione con più casi: nelle ultime 24 ore si sono registrati 3.310 nuovi contagi.

AGGIORNAMENTI NEWS

Il  Ministro della Salute Roberto Speranza, durante le sue comunicazioni in aula al Senato. ha annunciato che il prossimo Dpcm sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Premettendo che stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel ha detti che non possiamo abbassare la guardia e al momento non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia. Speranza ha proseguito spiegando che le terapie intensive sono sopra la soglia critica in 5 Regioni e l’Rt si avvia a superare la soglia di 1. Se poi si considera la presenza di varianti e il fatto che l’inglese sarà prevalente bisogna alzare la guardia.

Da oggi é in vigore il primo decreto legge Draghi. Vediamo i punti salienti. Confermata la ripartizione in zone. Sono denominate: a) “Zona bianca”, le Regioni, di cui al comma 16-sexies, nei cui territori l’incidenza settimanale di contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che si collocano in uno scenario di tipo 1, con un livello di rischio basso; b) “Zona arancione”, le Regioni, di cui ai commi 16-quater e 16-quinquies, nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 2, con livello di rischio almeno moderato, nonché quelle che, in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, si collocano in uno scenario di tipo 1 con livello di rischio alto; c) “Zona rossa“, le Regioni di cui al comma16-quater, nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 3, con livello di rischio almeno moderato; d) “Zona gialla” le Regioni nei cui territori sono presenti parametri differenti da quelli indicati alle lettere a), b), c).

Confermato fino al 27 marzo il divieto sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Fino al 27 marzo 2021, è consentito, nella Zona gialla in ambito regionale e nella Zona arancione in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. La misura di cui al presente comma non si applica nella Zona rossa. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia

Nel corso di un incontro con il Premier Mario Draghi gli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e del Comitato Tecnico Scientifico hanno sottolineato che il 30% delle infezioni da Covid-19 in Italia è dovuto alla variante inglese che, secondo gli scienziati, a metà marzo sarà predominante in tutto il Paese. Il Governo avrebbe chiesto valutazioni sulle misure da adottare e gli esperti avrebbero ribadito i rischi legati a possibili aperture di palestre, centri sportivi, cinema.

IN ITALIA ZONE ARANCIONE SCURO IN EMILIA ROMAGNA E LOMBARDIA

Aumentano in Italia le zone dove sono applicate misure ulteriormente restrittive. Da oggi passano in zona rossa Ventimiglia, Sanremo e i Comuni limitrofi (Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta S. Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, S. Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallecrosia, Vallebona, Badalucco, Baiardo, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Ospedaletti, Pompeiana, Riva Ligure, Sanremo, Santo Stefano al Mare, Taggia, Terzorio, Triora). In detti territori saranno vietati dalle 18 la vendita di alcolici e l’asporto (consentite sempre consegne a domicilio), ci sarà il divieto di assembramento assoluto con facoltà per i sindaci di applicare ulteriori misure restrittive in ambito urbano oltre al divieto di circolazione tra Comuni di distretti diversi, anche se la Regione dovesse passare in zona gialla.

Con ordinanza del Governatore Stefano Bonaccini da domani 14 comuni dell’Emilia Romagna, distribuiti tra le province di Imola e Ravenna, passeranno in zona arancione scuro fino all’11 marzo. Si tratta di Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, e i confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme. In detti territori, oltre alle misure vigenti per la zona arancione, sarà vietato spostarsi verso seconde case, saranno chiuse tutte le scuole e università, ci sarà l’obbligo allo smart working e all’utilizzo delle mascherine sui mezzi di trasporto. Stesso provvedimento per 8 comuni in provincia di Bergamo e uno nel Cremonese.

Vediamo le zone dell’Italia dove sono applicate strigenti misure anti-Covid. In Lombardia le zone rosse riguardano i comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù fino al 24 febbraio. In Piemonte dal fino al 26 febbraio è zona rossa il comune di Re, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. In Alto Adige vige la zona rossa fino al 28 febbraio e zona rossa sono anche le province di Chieti, Pescara, Perugia, 6 comuni del Ternano, alcuni Comuni in Toscana, Molise e Lazio.

Da oggi e fino alle 24.00 di sabato 27 febbraio passano in zona arancione 20 Comuni della provincia di Ancona: Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo,

PER CHI AVUTO IL COVID NEGLI ULTIMI 6 MESI SUFFICIENTE UNA DOSE DI VACCINO

Secondo il professor Fortunato D’Ancona dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenuto in audizione presso la Commissione Igiene e Sanità del Senato, diversi studi internazionali mostrano che soggetti che hanno avuto il Covid da meno di sei mesi é sufficiente una sola dose di vaccino per ottenere gli stessi livelli anticorpali di chi riceve due dosi.

Intento ieri erano 3.682.425 le dosi di vaccino contro il Covid-19 finora somministrate in Italia, il 70.8% del totale di quelle consegnate (3.905.460 Pfizer/BioNTech, 244.600 Moderna e 1.048.800 Astrazeneca). La somministrazione ha riguardato 2.292.672 donne e 1.375.781 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 1.389.753

LA SITUAZIONE NEL MONDO

Nelle ultime ventiquattro in Brasile si sono registrati 1.386 morti di Covid-19 e 62.715 contagi. Mentre la Spagna é a livelli sotto la soglia del rischio, l’Olanda ha deciso di prorogare il lockdown fino al 15 marzo, l’Irlanda al 5 aprile. Nel Regno Unito il Premier Boris Johnson ha dichiarato in conferenza stampa che non ci sono i presupposti per allentare le misure restrittive fino al 21 giugno.

IL BOLLETTINO DEL 23 FEBBRAIO

Nelle ultime ventiquattro si sono registrati 13.314 nuovi casi 303.850 i tamponi effettuati e 356 vittime; lunedì i nuovi contagi erano stati 9.630 e le vittime 274 vittime.  Il tasso di positività é sceso al 4,4% dal 5,6% di ieri. I ricoveri ordinari sono saliti a 18.295 (+140). Le terapie a 2.146 (+28). Sono oltre la soglia 40% di posti occupati Umbria (56%), provincia autonoma di Bolzano (47%), Marche (46%) e Molise (44%). Poco sotto l’Abruzzo (39%)

Nel dettaglio gli attualmente positivi sono: 70.533 in Campania, 54.715 in Lombardia, 34.927 nel Lazio, 36.725 in Emilia Romagna, 32.442 in Puglia, 28.657 in Sicilia, 22.297 in Veneto, 15.121 in Toscana, 13.087 in Sardegna, 12.823 in Abruzzo, 13.105 in Piemonte, 9.171 in Friuli Venezia Giulia, 9.124 nelle Marche, 8.509 in Umbria, 7.106 a Bolzano, 6.198 in Calabria, 4.867 in Liguria, 3.692 in Basilicata, 2.992 a Trento, 1.721 in Molise, 136 in Valle d’Aosta.