Coronavirus oggi in Italia, bollettino del giorno 24 marzo 2021

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coronavirus covid-19 mercoledì

Possibile proroga delle misure restrittive fino all’ 11 aprile; nessuna decisione é stata presa sul prolungamento dello stato di emergenza

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, mercoledì 24 marzo 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

I DATI DEL BOLLETTINO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 21.267 nuovi casi con 460 morti. Ieri erano stati 18.765 con 551 decessi. Sono 363.767 i tamponi molecolari e antigenici e il tasso di positività è del 5,8%. Sono 3.588 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+42), nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.438 persone (+10).

AGGIORNAMENTI NEWS

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a Cartabianca su Rai Tre, ha dichiarato che la variante inglese ha fatto aumentare velocemente i contagi; negli ultimi giorni la curva si sta appiattendo ma quella dei decessi si piega più lentamente. L’epidemia è ancora molto forte, la variante inglese ha una capacità di contagio del 35-40% maggiore rispetto al virus che circolava nei mesi precedenti. L’augurio é che le misure restrittive funzionino. Sulla possibile proroga di queste ultime anche dopo Pasqua, Speranza ha detto che si tratta soltanto di una ipotese ma si potrebbe arrivare all’11 aprile con le attuali misure restrittive, che comprendono la sospensione della zona gialla e delle conseguenti riaperture. Nessuna decisione è invece ancora stata presa sulla proroga dello stato di emergenza, che dovrebbe scadere il prossimo 30 aprile. In merito al numero record di vittime di ieri (551) il Vice Ministro della Salute, Pier Paolo Sileri, ha sottolineato che sono persone che si sono ammalate alcune settimane fa: “Ora dobbiamo aspettare la progressione della vaccinazione e gli effetti delle chiusure, ha detto Dileri. Ma i veri risultati si avranno con la vaccinazione”.

SITUAZIONE VACCINI

Francesco Vaia, direttore scientifico dell’Ospedale Spallanzani di Roma, intervenuto a Porta a Porta, ha detto di credere che sul vaccino AstraZeneca si siano fatti tanti errori di comunicazione. Gli italiani devono sapere che tutti i vaccini in campo, compreso AstraZeneca, sono buoni e tutti quanti ci preservano dalla letalità e dalla contagiosità, che al momento è la cosa importante in questo momento. Anche il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dopo le critiche mosse dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), spezza una lancia a favore del vaccino AstraZeneca, scrivendo su Twitter: “AstraZeneca, già è difficile avere la fiducia della gente e per i vaccini la fiducia è cruciale, perché ci facciamo iniettare qualcosa fidandoci di voi. Se vi comportate così, facendo di tutto per distruggere la fiducia, il nostro lavoro diventa semplicemente impossibile. Basta”.

Ieri, intanto, un milione di dosi del vaccino Pfizer sono state consegnate in tutta Italia. In un tweet pubblicato dall’account del Governo si legge che la campagna vaccinale continua dando priorità alle persone più vulnerabili.

SITUAZIONE NEL MONDO

A preoccupare é ancora la situazione del Brasile dove nelle ultime ventiquattro ore si é registrato un nuovo record di morti per Covid: le vittime sono state infatti 3.251 e i nuovi contagi 82.493

IL BOLLETTINO DEL 23 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 18.765 nuovi casi e 551 decessi. Ieri si erano contati 13.846 nuovi casi con 169.196 tamponi e 386 morti. In aumento il numero delle persone ricoverate con sintomi: 28.428, lunedì erano state 28.049. Nelle unità di terapia intensiva si trovano invece 3.546 persone.

Nel dettaglio, gli attualmente positivi sono: 98.256 in Lombardia, 98.135 in Campania, 73.596 in Emilia Romagna, 48.826 nel Lazio, 43.594 in Puglia, 39.083 in Veneto, 34.883 in Piemonte, 26.638 in Toscana, 16.489 in Sicilia, 16.280 in Friuli Venezia Giulia, 13.167 in Sardegna, 10.895 in Abruzzo, 9.956 nelle Marche, 8.913 in Calabria, 5.955 in Liguria, 5.383 in Umbria.