Coronavirus oggi in Italia, bollettino del 7 marzo 2021: +20.765 nuovi positivi

157

coronavirus italia domenica

Il CTS ha chiesto al Governo il lockdown totale o, in alternativa, una zona rossa automatica al superamento di una data soglia

Nuova giornata con l’informazione de L’Opinionista sull’emergenza Coronavirus in Italia. Oggi, domenica 7 marzo 2021 andiamo a seguire le principali notizie e gli aggiornamenti sui dati forniti dal Dipartimento di Protezione Civile.

BOLLETTINO DEL 7 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 20.765 nuovi casi e 207 per un totale di 99.785vittime da Covid-19. Ieri i contagi erano stati 23.641 e 307 . Crescono fino a 2.605 le terapie intensive (+34), mentre i ricoveri ordinari aumentano di 8.104 (+443).  Il tasso di positività è del 7,6%, in aumento di un punto rispetto al 6,6% di ieri. La Regione con più casi è sempre la Lombardia (+4.397), seguita da Emilia Romagna (+3.056), Campania (+2.560).

AGGIORNAMENTI NEWS

Dopo settimane l’indice Rt, a livello nazionale, é nuovamente salito sopra l’1. Alla luce di questo dato il Comitato Tecnico Scientifico ha chiesto al Governo di proclamare il lockdown totale o, in alternativa, una zona rossa automatica nel momento esatto in cui si supera la soglia dei 250 contagi per 100 mila abitanti. Da sempre sostenitore delle scuole aperta, avrebbe rilevato che ad oggi sospendere le lezioni in presenza è l’unica strada possibile. Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, in una intervista rilasciata a La Stampa ha rilevato che anche se l’Italia non é ancora zona rossa, nella fascia di maggior rischio ci stanno finendo a poco e poco tutte le Regione.

La situazione sta peggiorando anche nelle zone gialle. A fronte di un forte incremento di casi nei ragazzi tra i 13 e i 19 anni il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha firmato una ordinanza che prevede che da domani per tutta la prossima settimana le scuole superiori liguri e gli istituti dell’istruzione e formazione professionale, che attualmente svolgono le lezioni al 50% con la didattica a distanza, torneranno al 100% in DAD.

Da domani passeranno in arancione Friuli Venezia Giulia e Veneto; diventerà zona rossa la Campania, che si andrà ad aggiungere a Basilicata e Molise nella fascia delle restrizioni più impegnative. In Sardegna si potrà accedere, invece, soltanto chi si sarà sottoposto a tampone prima dell’ingresso.

IN VIGORE IL DECRETO DRAGHI

Da ieri é in vigore il Decreto Draghi, che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado  nelle zona rossa e zone arancioni dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100mila abitanti. Bar e ristoranti sono aperti soltanto nelle zone gialle e fino alle 18. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nelle zone rosse sono chiusi barbieriparrucchieri e centri estetici. Sono chiuse palestre e piscine, mentre sarà consentita l’attività motoria, individuale e nel rispetto del distanziamento.

Continua a vigere sul territorio nazionale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Confermato fino al 27 marzo il divieto sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Consentito ovunque (anche nelle zone rosse) lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (zona rossa e arancione), sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

SITUAZIONE VACCINI

Il Comitato operativo della Protezione Civile ha espresso la necessità di rafforzare in ogni Regione i tavoli di coordinamento tra i referenti sanitari e quelli di Protezione Civile che, avvalendosi del personale della struttura del Commissario e del Dipartimento della Protezione Civile, dovranno fornire un quadro di sintesi delle campagna di vaccinzazione.

Intanto, secondo quanto emerge dal report del Commissario straordinario per l’emergenza, sono oltre 5,9 milioni le dosi di vaccino somministrate finora in Italia, l’80,9% del totale di quelle consegnate: 6.542.260.  1.627.233 le persone completamente che hanno ricevuto entrambe le dosi. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 2.507.986 operatori sanitari, 876.944 unità di personale non sanitario, 436.581 ospiti di strutture residenziali, 992.131 over 80, 117.725 unità delle forze armate e 361.320 unità di personale scolastico.

Grazie a tutti i medici specializzandi del nostro Paese che hanno unitariamente sottoscritto l’intesa con governo e regioni per partecipare attivamente alla nostra campagna di vaccinazione Covid -scrive su Facebook il Ministro della Salute Roberto SperanzaÈ un altro passo avanti che ci rende più forti nella sfida decisiva dei prossimi mesi”.

IL BOLLETTINO DEL 6 MARZO

Nelle ultime ventiquattro ore in Italia sono stati registrati 23.641 nuovi casi su 355.024 i tamponi e 307 vittime di Covid. Ieri i contagi erano stati 24.036, i decessi 297. Il tasso di positività sale al 6,6% (era al 6,3%). 2571 persone sono ricoverate nelle terapie intensive  (+46),  20.701 ricoverati nei reparti ordinari (+317).

Nel dettaglio, gli attualmente positivi erano: 87.433 in Campania, 80.654 in Lombardia, 52.442 in Emilia Romagna, 37.169 nel Lazio, 34.853 in Puglia, 28.292 in Veneto, 21.455 in Piemonte, 20.698 in Toscana, 19.727 in Sicilia, 13.107 in Abruzzo, 12.646 in Sardegna, 11.686 in Friuli Venezia Giulia, 10.290 nelle Marche, 7.425 in Umbria, 6.585 in Calabria, 5.860 in Liguria, 5.611 a Bolzano, 4.059 a Trento, 3.954 in Basilicata, 1.693 in Molise, 173 in Valle d’Aosta.