Covid, Colletti (M5S): “Ritardi sulla pianificazione, serve una commissione d’inchiesta”

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ROMA – “L’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema sanitario sarebbe più che mai opportuna in questo delicato momento in cui la sanità è al centro dell’attenzione anche e soprattutto per i ritardi organizzativi e gestionali che hanno caratterizzato le fasi di preparazione alla seconda ondata di contagi da Covid-19, prevista da mesi dagli esperti”. Lo afferma il deputato Andrea Colletti (M5S) che diversi mesi fa aveva presentato una proposta di legge in materia.

Se la proposta di legge, elaborata prima della pandemia, era finalizzata all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, sulle cause dei disavanzi sanitari regionali e sul sistema degli appalti nel settore della sanità, secondo Colletti “basterebbe un semplice emendamento per renderla uno strumento fondamentale in questa fase di emergenza sanitaria”.

“La commissione – dice infatti il deputato – consentirebbe, ad esempio, di disporre verifiche sull’operato delle Regioni e delle Asl rispetto alle attività portate avanti per prevenire e, soprattutto, pianificare la gestione della seconda ondata di contagi, in particolare in termini di miglioramento del sistema, a partire dalla capacità diagnostica e dalla rete finalizzata all’esecuzione dei tamponi e fino all’incremento dei posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 e a quelli di terapia intensiva, nodo cruciale dell’emergenza attuale”.

Più in generale, l’istituzione della Commissione avrebbe l’obiettivo di “condurre indagini su tematiche fondamentali sia per la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza (Lea) in relazione ai servizi sanitari per i cittadini, sia per la ricerca di soluzioni utili a ripianare gradualmente i disavanzi sanitari regionali, in tal modo proseguendo nell’attività di indagine, monitoraggio e analisi già avviata dalla Commissione parlamentare di inchiesta che ha operato nel corso della XVI legislatura”.

“È infatti importante – sottolinea Colletti – che l’esperienza positiva e concreta svolta in passato non si interrompa ma che, al contrario, attraverso un organo parlamentare in grado di avvalersi dei contributi delle società scientifiche e nel quale le forze politiche possano confrontarsi in modo costruttivo e sereno su temi di reale incidenza per la qualità della vita dei cittadini, prosegua affrontando ulteriori temi di uguale importanza”.